Tornavo ieri dallo stadio,
costeggiavo la Fiera o quel che resta, attraversando gli squallidi
spazi superstiti della modernità, e il forte libeccio faceva volare
sul muso quintalate di carta e spazzatura accumulate sulle strade
ignare.
Non possiamo darne la colpa
ai rifiuti o al vento. Ma solo a chi li ha prodotti o chi li ha
gettati via.
Diversamente facciamo con i
migranti o i profughi.
Li produciamo (con la
guerra, con la fame, con la siccità) e poi gli diamo la colpa di
esistere e di presentarsi a casa nostra.
La responsabilità non è
mai di chi è rifiutato, ma di chi fa i rifiuti e poi li rifiuta.
Buffon ha dato dell'animale
e del cassonetto all'arbitro che ha tolto la semifinale alla Juve.
In una situazione inversa (e
avesse dato il rigore-qualificazione alla sua squadra) lo stesso
arbitro sarebbe stato santificato.
Trump non si stanca di dare
dell'animale ad Assad.
Chi produce e usa armi
chimiche è solo un poveraccio, infatti, rispetto a chi può produrre
e usare bombe atomiche. Il sarin è l'atomica dei poveri.
I paesi pianeta se la
prendono con i paesi satellite, cassonetti dell'Impero.
Li producono, li armano, e
poi la colpa è loro.
Di Maio va a rendere omaggio
alla Formula E a Roma.
Pensa che la corsa faccia
salire le quotazioni e la diffusione delle auto elettriche.
Inizia il nuovo business: lo
spreco di energia pulita.
Come se il problema fosse solo
l'inquinamento, e non i consumi.
Di Maio, Salvini, Casellati,
Berlusconi, Martina: tutti a Vinitaly, in attesa di essere chiamati a
formare e presiedere il governo del paese.
Così siamo messi: ad
attendere gli esiti di un incontro tra facce di bronzo che fanno gli
stronzi ad una fiera di sbronzi.
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