Rientrato, ed ancora abbastanza frastornato dal passaggio.
Solo ieri ho ripreso a pensare a qualcosa, a leggere e a scrivere, a preparare le lezioni.
Sono anche andato al cinema, a vedere il film sul giovane Marx (interessante, anche se un pò troppo da 'fan').
L'Italia lascia basiti per il suo microcosmo da piccolo cabotaggio, di sberleffi da commedia dell'arte tra i leader politici. Tutto il mondo è paese (il Libano, se possibile, è messo ancora peggio...), ma con quel che sta succedendo intorno le manfrine di governicchio nostrane appaiono ancora più ridicole e fuori tempo, come cronache di marziani.
Questo gioco di dispettucci non durerà a lungo, si sa.
Nessuno vuole veramente tornare alle urne, peraltro inutili.
Troveranno il terzo uomo, e si andrà ancora una volta dove si deve andare (a finire).
Unica nota di emozionante riscatto italico: la vittoria della Roma in Champions.
Al gol di Manolas, lo confesso, ho urlato anch'io stanotte, da solo, sul letto.
Per il resto, c'è davvero poco da dire.
Solo alcune note:
Oggi riprendo le lezioni, e sono contento di rivedere gli studenti.
Forse, con i miei risparmi, compreremo una casetta ai nipoti.
Sto leggendo 'I fiumi profondi' di Arguedas e 'In cammino verso il linguaggio' di Heidegger, due libri che volevo prendere in mano da tempo, e che da tempo stavano lì in attesa.
Nei prossimi giorni, con Vivi, inizieremo a pensare al viaggio estivo, probabilmente in Finlandia e Russia.
Tutto qui, per ora.
La primavera avanza e già rincuora, pur tra venti di guerra e grame esistenze.
Solo ieri ho ripreso a pensare a qualcosa, a leggere e a scrivere, a preparare le lezioni.
Sono anche andato al cinema, a vedere il film sul giovane Marx (interessante, anche se un pò troppo da 'fan').
L'Italia lascia basiti per il suo microcosmo da piccolo cabotaggio, di sberleffi da commedia dell'arte tra i leader politici. Tutto il mondo è paese (il Libano, se possibile, è messo ancora peggio...), ma con quel che sta succedendo intorno le manfrine di governicchio nostrane appaiono ancora più ridicole e fuori tempo, come cronache di marziani.
Questo gioco di dispettucci non durerà a lungo, si sa.
Nessuno vuole veramente tornare alle urne, peraltro inutili.
Troveranno il terzo uomo, e si andrà ancora una volta dove si deve andare (a finire).
Unica nota di emozionante riscatto italico: la vittoria della Roma in Champions.
Al gol di Manolas, lo confesso, ho urlato anch'io stanotte, da solo, sul letto.
Per il resto, c'è davvero poco da dire.
Solo alcune note:
Oggi riprendo le lezioni, e sono contento di rivedere gli studenti.
Forse, con i miei risparmi, compreremo una casetta ai nipoti.
Sto leggendo 'I fiumi profondi' di Arguedas e 'In cammino verso il linguaggio' di Heidegger, due libri che volevo prendere in mano da tempo, e che da tempo stavano lì in attesa.
Nei prossimi giorni, con Vivi, inizieremo a pensare al viaggio estivo, probabilmente in Finlandia e Russia.
Tutto qui, per ora.
La primavera avanza e già rincuora, pur tra venti di guerra e grame esistenze.
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