mercoledì 14 ottobre 2015

tra golfinhos e lapas

La cara nipotina aveva voglia di vedere delfini (golfinhos) e balene da vicino, in mare aperto.
Ieri mattina partiamo con una barca, in compagnia di oceanografa e skipper ed un gruppo di dieci persone, tutte belle bardate di giubbotto arancione e cerata.
Dopo mezz'ora di spruzzi e ondate a bordo torniamo indietro perchè una signora di mezz'età si è sentita male. Cambiamo mezzo e saliamo su un gommone: molti meno spruzzi, ma molte più culate e salti nel vuoto.
Dopo due ore di questo menage, siamo riusciti a vedere una tartaruga gigante, una coda di balena, tre pinne e due sfiatate di sperm whale. E poi 5 vomitate di Marta, che stava svenendo.
Io, in compenso, non resistevo più e mi sono fatto una pipì dentro la cerata.
Insomma, siamo tornati a terra all'ora di pranzo, camminando sulle ginocchia e ridendo come scemi.

Siamo rimasti sciumbullati per tutto il giorno, io non ho neppure cenato.
In compenso siamo andati a vedere Ribeira grande, a nord, molto bella e ben conservata, tra fiume e mare, con onde altissime sulla scogliera ed una lunga spiaggia.
Oggi, mattina riposante, tra orto botanico, chiese, piccolo shopping.
Ed un bel pranzo al Restaurante Nacional, con patellone (lapas) arrosto all'aglio e un abbondantissimo e ricchissimo risotto alla pescatora in coccio.
Riposino pomeridiano.
Ogni tanto pioviggina, ma fa caldo.
Domani andremo alle caldeiras di Sete Cidades, ex crateri oggi laghi blu e verdi.
E poi verso Vila Franca do Campo, più a est, sul mare.

Qui siamo due ore indietro, ma ci svegliamo presto e le giornate sembrano sempre infinite.
Alle dieci ci sembra che sia già mezzanotte.
E l'alba chiarisce molto tardi e molto rapidamente.
Ci godiamo questi ultimi giorni tranquilli in solitaria, senza più provare a traversare l'oceano alla Soldini.
Per andare a Porto prenderemo, più tranquillamente, un volo Ryan air.
Lì ci attende una combriccola di 20 studenti.


1 commento: