venerdì 2 ottobre 2015

il generale haig





Dopo aver letto Gli umani ho pensato che valesse la pena di conoscere meglio Matt Haig.
Il mio spacciatore mi ha recuperato tre suoi libri precedenti, e due li ho letti nei giorni scorsi.
Sì, è uno scrittore che merita.

Nel sogno stavo giocando a calcio sulla collina e giocavo contro l'intera squadra ed ero bravissimo come quando andavo alle elementari ma il campo diveniva sempre più ripido come una collina e ogni volta che calciavo la palla tornava indietro nella mia rete o nell'angolo e perdevo 20 a zero. Papà faceva l'arbitro e io cercavo di dirgli che il campo era sempre più ripido come una collina ma lui mi diceva Chi non sa giocare dà la colpa al terreno di gioco Philip. Chi non sa giocare dà la colpa al terreno di gioco...

Cercai di comportarmi in maniera normale così presi il mio libro sui Romani in Britannia di Graham Fortune ma riuscii a leggerne soltanto una frase. La frase era ' Per i soldati romani il Vallo di Adriano non era soltanto un mezzo per difendersi contro le tribù caledoni: rappresentava anche la linea di separazione tra il mondo conosciuto fatto di ordine e civiltà, e quello sconosciuto del caos e delle barbarie.'
Non sapevo cosa significasse il termine barbarie. Suonava come qualcosa che avesse a che fare con il taglio dei capelli ma c'era qualcosa che non mi convinceva. L'illustrazione nel libro mostrava i popoli delle tribù con i lunghi capelli tutti spettinati mentre i Romani portavano i capelli corti o gli elmetti e quindi forse le barbarie avevano davvero a che vedere con il taglio dei capelli.

Quando nacque Nerone un astrologo predisse: 'Sarà Imperatore e ucciderà sua Madre'.
Nerone diventò Imperatore e uccise sua Mamma.
Non cosa predisse l'ASTROLOGO quando sono nato io ma mi sembra una cosa pazzesca che tutto ciò che succede possa essere già scritto nelle stelle e non si possa cambiare...Neanche Mamma che legge sempre l'oroscopo nelle sue riviste e una volta diceva Sarà una bella settimana. C'è scritto qui. Lo ripeteva tutte le settimane e lo disse anche la settimana in cui Papà morì nell'incidente e quindi le stelle devono avere qualche segreto che non rivelano alle riviste.
E i segreti sul mio futuro sono già scritti nel cielo e io non posso cambiarli non posso cambiare niente neanche queste parole e questo punto.

(da Il club dei padri estinti, 2006)


Ricordai una cosa che mi aveva detto una volta Henry.
'L'umorismo è un meccanismo di difesa per gli umani, e di solito indica che hanno qualcosa da nascondere'.

Viaggio dappertutto, stava raccontando Simon...E dovunque vado, è sempre la stessa cosa, lo stesso giochetto.
Ma ti piace ?
Diavolo se mi piace. Naturalmente sì. Un maledetto mucchio di soldi facili, te lo dico io. Mi presento, gli faccio fare qualche esercizio sull'approccio creativo, butto lì qualche discorso sconclusionato sul pensare fuori dagli schemi ed è fatta. Missione compiuta.
Esercizi sull'approccio creativo ?
Sì, sai no. Pensare a dieci usi diversi per una sedia oltre che per sedercisi sopra. Quel genere di stronzate lì....Sono tutte cazzate, ma sono le cazzate giuste, questo è sicuro. Che io spari alla grande, ecco di cos'hanno bisogno. Se dici delle cose sensate, se racconti alla gente come stanno veramente le cose, se mi limitassi semplicemente a dirgli che stiamo seduti su una bomba a orologeria, bè, allora non avrei la minima possibilità di avere successo.
Giusto.
Così, quello che faccio è recitare ciò che vogliono sentire, fornendo loro uno schema dentro il quale possono continuare a fare esattamente quello che hanno fatto fino a quel momento, ma con parole nuove. Costruire con l'immaginazione. Pensiero positivo. Branding quadridimensionale. Ci si buttano sopra.
Ma tu credi a quello che dici, no ?
Simon guardò Adam con un'espressione curiosa, come un cane che si imbatta in una nuova razza.

Adesso capisco che c'è una differenza fondamentale tra noi e gli umani, ed è una differenza che evidenzia perchè essi abbiano bisogno del nostro aiuto. La differenza è che i cani imparano a reprimere i loro istinti, per gli umani non c'è speranza.
Credono che la scienza e la tecnologia e la cultura li elevino su un piano differente rispetto al resto del mondo animale. Ritengono che tutto quel loro apparato contribuisca a proteggerli contro i loro impulsi naturali. Credono, quando si coprono con i vestiti i corpi senza pelo, quando si dipingono le facce con il trucco e quando si lavano via e si cancellano il loro odore naturale, di essere in grado di sopprimere i bisogni primordiali anche se in realtà questi guidano ogni loro singola azione...
In quanto specie, nel tentativo di allontanarsi dal loro mondo natirale ripetono in continuazione gli stessi errori. Nonostante sperimentino una cosa, non imparano mai la lezione. Per esempio, non sono in grado di scendere a patti con la morte, per quanto l'abbiano dovuta affrontare innumerevoli volte. Lo stesso capita con il sesso. Più gli umani cercano di razionalizzare i loro desideri, più diventano vittime di se stessi...
Era così anche per Adam. Per quanto era in grado di percepire, aveva trascorso la sua intera vita in uno stato di resistenza permanente. I desideri e gli impulsi che sentiva erano chiaramente distruttivi e avrebbero potuto danneggiare la Famiglia, e lui non riusciva a capire perchè desiderava fare qualcosa che avrebbe potuto ferire coloro che amava. Così resisteva.
E continuò a resistere finchè i desideri crebbero al punto da portare con sé la propria giustificazione.

Emily osservò Adam con un'espressione perplessa.
Disastri ?
Credo di sì. Quando guardo le stelle, penso all'urto che le ha generate....
Le stelle, certo, sono bellissime e tutto quanto, ma in fondo non sono altro che detriti, detriti che in alcuni casi non esistono neanche più. Così, quando alzo gli occhi al cielo e ci penso, ecco quel che vedo. La scena di un incidente. Disastri....Tutto -la terra, tu, io, i cani, questo parco, le stelle, l'intero universo- tutto ha avuto inizio da una gigantesca collisione tra due forze fisiche. Quindi l'universo non è nato dal niente, ma da cose, mondi, che già esistevano. Noi siamo soltanto, insomma, delle conseguenze. Parte di questo stesso disastro.

Mi voltai e vidi una ragazza. Era piuttosto attraente, immagino, almeno secondo gli standard degli umani. (E come vi ho già detto, è questa l'unica cosa che a loro importa, l'aspetto fisico. E' stupido, lo so, e assolutamente fuorviante. Ma è così che stanno le cose).

Tradire il Patto, è come tradire se stessi.
Naturalmente, era questo l'argomento decisivo.
Allontanati dal percorso tracciato, e perderai la possibilità di guadagnarti l'Eterna Ricompensa....
L'intero impianto cominciava a sembrarmi mal concepito, arrogante addirittura....
Intendo dire, chi ero io per affermare che le filosofie e i sistemi di pensiero che tenevano unite le altre razze erano sbagliate, e che soltanto noi eravamo nel giusto ? Perchè catalogavamo automaticamente come barbara e primitiva la visione del mondo di un Rottweiler, o troppo superficiale quella dei Barboncini ?

(da Il Patto dei Labrador, 2004)


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