Giorni lenti in una
Milano già ubriaca di Expo.
Ovviamente tante
promesse, pochi fatti.
Tutto in ritardo
nero.
Una quantità
enorme di soldi pubblici buttati al vento.
Una colossale
operazione di immagine senza senso.
Ma la gente compra
i biglietti, e ci andranno in milioni, tanti, troppi.
Se prendi la
tessera PD, entri con lo sconto. Roba indegna.
Si finge di nutrire
il pianeta, ma il pianeta sa bene che ci sarà sempre più fame e
sete (anche di giustizia).
Il mondo sprofonda,
si squassa, si divide, si squarta.
E noi proseguiamo a
mentire, a sprecare, a nutrirci, ad ammazzare, ad armarci.
Tutto solo per
denaro.
In questo viaggio
sono stato spesso chiamato zio.
E non solo da mio
nipote.
Amici cari cercano
così di darmi un ruolo affettivo, anche se non ufficiale.
Nel palazzo di
Sesto dove ho dormito in queste ultime due notti vedo una casella della posta con su
scritto un cognome: Lozio.
Io lo posso leggere
'lo zio', ma mi piace anche vederci ' l'ozio'.
Sì, è stato un
viaggio da zio ozioso.
La cosa più
impegnativa è stata prendere l'aereo, visti gli effetti nefasti del
volo sui miei fragili labirinti, che proseguono inquietanti a farmi
oscillare quanto basta.
Ora torno a casa,
mi trovo ad Orio-ozio in attesa del volo.
La primavera sembra
già arrivata invece, e con essa finalmente un po' di sole e di luce.
Così magari almeno
la tosse mi passa del tutto.
Sta sempre lì,
anche lei, in agguato, e a volte ritorna.
Altri pensieri,
attese, promesse di piacere, sogni stanno lì, come in agguato.
Ogni tanto mi
sorprendono, quando meno me li aspetto.
Chissà, magari
qualcosa accadrà veramente...
Avrei voglia di
rimettermi a giocare un bel gioco, a giocarlo davvero....
Anche sui monti, in
cui gli eremiti vivono ritirati, arriverà quest'aria leggera e tiepida che invita al disgelo ?
"La mia unica spiegazione è che così come i fatti reali si dimenticano, alcuni che non si sono mai prodotti possono anche inserirsi tra i ricordi come se fossero stati." (Memoria delle mie puttane tristi)
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