'Anche lui
teneva gli occhi chiusi. Anche lui non ha voluto vedere in Giuda il
più fervido credente'.
'Gli occhi
-commentò Gershom Wald- non si apriranno mai. Quasi tutti gli uomini
attraversano lo spazio della vita, dalla nascita alla morte, a occhi
chiusi. Anche tu e io, mio caro Shemuel.
A occhi chiusi.
Perchè se solo li aprissimo per un istante, ci sfuggirebbe da dentro
un urlo tremendo e continueremmo a urlare senza smettere mai. Se non
urliamo giorno e notte, è segno che teniamo gli occhi chiusi. Adesso
per favore leggi un po' il tuo libro, stiamo in silenzio. Per questa
sera abbiamo parlato abbastanza.'
'Lo chiamavano
traditore -proseguì Wald-, perchè la remota possibilità anche si
era aperta a metà degli anni trenta per l'aspirazione a fondare uno
stato ebraico indipendente, per quanto con un minuscolo pezzo di
terra, questa remota possibilità aveva conquistato gli animi. Anche
il mio.
Abrabanel, dal
canto suo, non credeva in nessuno stato. Neanche in uno stato
binazionale. Neanche in uno stato comune tra arabi ed ebrei. Era
l'idea in sé di un mondo diviso in centinaia di stati con frontiere,
filo spinato, passaporti, bandiere, eserciti e monete diverse, che
trovava assurda, arcaica, primitiva, omicida, un'idea ormai superata,
che doveva quanto prima estinguersi.
Mi diceva:
perchè avere tanta fretta di fondare qui nel sangue e nel fuoco uno
stato lillipuziano, a prezzo di una guerra eterna, che tanto ben
presto non ci saranno più stati al mondo e al loro posto ci saranno
comunità di gente che parla lingue diverse e vivranno le une accanto
alle altre facendo a meno di quei nefasti giocattoli che sono i
fucili e gli eserciti e le frontiere e la vasta gamma di strumenti di
distruzione ?'...
'Il signor
Abrabanel che genere di persona era ?'
Sarah De Toledo
tacque...
'Lui amava gli
arabi -disse tristemente alla fine-, noi non ci amava. Forse gli
arabi lo pagavano.' Poi, dopo un altro momento di silenzio aggiunse:
'Non amava nessuno. Neanche gli arabi amava. Quando tutti gli arabi
sono scappati, o noi li abbiamo aiutati a scappare, lui è rimasto in
casa sua. Mica è andato con loro. Non amava nessuno...'
'Quanto darei
per leggere quello che ha scritto tuo padre'.
'Non ci ha
lasciato nulla. Alla fine si è premurato di distruggere tutti i suoi
fogli. Come se avesse cancellato la propria vita'.
'Vedrai che un
giorno scriveranno di lui. Faranno delle ricerche. Ci si ricorderà
di lui, forse solo fra molti anni, ma sono convinto che prima o poi
qualcuno andrà a frugare negli archivi e scoprirà la sua storia'.
'Ma quale
storia. Non c'è nessuna storia. Lui non ha fatto nulla. Qualche
volta ha parlato un po', e dopo che ha parlato l'hanno espulso da
tutto, e lui si è offeso, da allora si è chiuso in casa ed è stato
zitto per sempre. Tutto qui. Non c'è stata nessuna storia...'
(Amos Oz,
Giuda, 2014)
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