martedì 14 ottobre 2014

puzza di morto sul fronte occidentale

I primi decenni del 1900 sono stati quelli della fine di un mondo, quello aristocratico.
I primi decenni del 2000 sono quelli della decadenza di un mondo, quello borghese.
E' finita la storia di un ceto medio, agiato e mediocre, che allargava il benessere, il lavoro, i diritti ed il progresso a tutti o, almeno, ai più.
Si ritorna a pochi ricchi, aristocratici del denaro e della guerra, possidenti e guerrieri.
E a masse sterminate (e da sterminare) di poveri, di senza potere, di vittime senza storia.
Di morituri senza ricordo, di militi ignoti del nulla.

A guardare il mondo, in diretta o alla tv (ormai non fa molta differenza, tanto l'uno imita l'altra), ho sempre più la sensazione di stare tra morituri in agonia.
L'agitarsi dei giovani (la notte, nei locali, o per strada, avvolti da decine di birre), il lavorare insulso degli adulti, il loro arrabattarsi disperato per qualche euro in più, il sonnecchiare scettico degli anziani, che 'si godono la pensione'..., tutto questo mi ricorda gli ultimi anni di Fate, il cagnolino di casa: era ancora vivo, ma il suo alito puzzava di carogna, come se fosse in decomposizione interna.

L'invecchiare, il declinare, il disfarsi di una civiltà assomiglia molto a quella di un uomo o di una donna che invecchiano: per quante ipocriti complimenti possano ricevere, per quanto belletto possano spalmarsi, per quante storie struggenti e vive abbiano alle spalle, non possono fare a meno di essere ormai dei relitti del passato, che vivono solo di ricordi e di vanità.
Irriconoscibili, in primo luogo, a se stessi.
Capaci solo di ripetersi, con nomi sempre nuovi, ma con la noia di sempre.

Cosa provate voi davanti al ripetersi delle alluvioni di Genova ?
Alla nenia delle ritrite speranze di Renzie ? O ai deliri di Grillo sul palco ?
Cosa pensate delle nuove Crociate (già fallite in partenza, ridicolizzate dall'Isis con la sua nera bandiera che garrisce su San Pietro) ?
Cosa provate di fronte alla nuova peste, e ai nuovi untori di Ebola ?
E' tutto così vecchio, così triste e ripetitivo, così noioso e senza senso, da far impallidire le trame delle soap opera infinite...

Nessun piacere ci chiama a vivere.
Neppure il dolore, la guerra, il terrore, la morte ci smuovono più.
Siamo talmente morti che pensiamo di non dover più temere nulla.
Solo la nostra morte ci interessa, ormai.
Ci piacerebbe esserci, al momento.
Ma non ne sarei così sicuro.
Anche di quella siamo stati spossessati.

'Quanto a voi, riprese, siete sempre lo stesso. Sì, disse, siete stupefacente, restate sempre giovane', espressione malinconica perchè ha senso solo se di fatto, se non in apparenza, siamo diventati vecchi...
E mi fu possibile vedermi, negli occhi di vecchi rimasti, secondo loro, giovani come io credevo di me...Infatti, non vedevamo il nostro proprio aspetto, la nostra propria età, ma ciascuno, come uno specchio opposto, vedeva quelli dell'altro.
E molti, probabilmente, scoprendo d'essere invecchiati,, sarebbero stati meno tristi di me.
Ma, intanto, con la vecchiaia è come con la morte.
Alcuni le affrontano con indifferenza non perchè abbiano più coraggio degli altri, ma perchè hanno meno immaginazione...
Adesso capivo cosa fosse la vecchiaia, la vecchiaia che fra tutte le realtà è forse quella di cui serbiamo per più tempo nella vita una nozione puramente astratta, guardando i calendari, datando le nostre lettere, vedendo sposarsi gli amici, i figli degli amici, senza capire, per paura o per pigrizia, che cosa significa...
La bellezza delle immagini sta dietro le cose, quella delle idee davanti. Per questo la prima smette di meravigliarci quando ci arriviamo, ma la seconda la capiamo solo quando siamo passati oltre...

(ancora da Il tempo ritrovato...)





1 commento:

  1. Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima, sarà spenta. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno né fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso. Così questo arcano mirabile e spaventoso dell'esistenza universale, innanzi di essere dichiarato né inteso, si dileguerà e perderassi.

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