La prima funzione socio-politica di Renzie, dal mio punto di vista e secondo i miei desideri, non è altra che questa: eliminare il PD e i sindacati.
Mi pare che negli ultimi tempi ci siano, almeno su questo, degli importanti passi avanti.
La rottamazione definitiva dei vecchi PCI-DS è ormai alle porte.
La non elezione ed il ritiro di Violante dalle elezioni per la Consulta sono il segnale forte di oggi (ma cosa doveva fare di più Violante, negli anni scorsi, per farsi votare da Forza Italia ?).
Tutti gli altri ex di qualcosa sono diventati già renziani da tempo, a qualunque corrente appartenessero.
Il sindacato confederale di fatto non c'è più. CISL e UIL stanno con lui, la CGIL tenta di alzare la testa col corteo di sabato, ma -per quanto gente possa raccattare ancora- è finita.
Nel momento in cui perde il rapporto col PD, che ha perso il rapporto con se stesso, non può più farci niente con se stessa.
Renzi stravince, e non solo ai punti: tra Leopolda e corteo rituale, tra Barbara d'Urso e comizio in piazza, non c'è competizione.
Qualunque cosa accada in futuro, la catastrofe del PD e del sindacato rappresentano un obiettivo ineludibile per una nuova politica nel nostro paese.
Renzie svolge un'altra importante funzione socio-politica: la distruzione della Grande Illusione a Cinque Stelle.
Grillo boccheggia e randella a caso, sia al suo interno che fuori dal pollaio.
E' disperato, e lo si può capire: le istituzioni lo stanno inghiottendo e si dibatte tra i marosi, senza scampo.
E il movimento lo tradisce due volte: perchè lo rivela come despota ogni qualvolta esso prova a manifestarsi liberamente e davvero orizzontalmente; perchè non riesce a creare un vero movimento dal basso, capace di andare oltre le elezioni e il suo carisma personale.
Alle prossime elezioni, quando saranno, i Cinque Stelle arriveranno stracotti a puntino.
Appiattiti sulla Lega, a rincorrere il boy scout, e ad urlare a destra e a manca contro tutti.
E Renzie gongolerà come già faceva il nano qualche anno fa.
La sua terza funzione socio-politica è l'eutanasia definitiva del prode Berlu.
Al quale si deve riconoscere l'onore delle armi.
E' davvero un lottatore, anche da morto quale è ora.
Renzie non lo ucciderà, si limiterà a sublimarlo e a sostituirlo.
L'ha già fatto qualche giorno fa nel salottino, nel tinello, della D'Urso.
Più crescono i voti del nuovo partito di Renzie, più decrescono quelli di Berlu.
Tanto che questi deve appellarsi agli indecisi e agli astensionisti, più che ai suoi elettori abituali (quelli li dà già per persi...).
Renzie smacchierà il giaguaro attraverso la leoparda, pardon: la Leopolda...
Baricco e Marchionne uniti nella lotta!
Quando ci sarà il vuoto, si vedrà se esisterà ancora e di nuovo la possibilità di una vera alternativa a questo sistema di potere e a questa, ormai unica, forma della politica.
C'è da dubitarne, visto l'incancrenirsi della sinistra storica e la passività dilagante.
Ma fare il vuoto è comunque l'unica opportunità per verificarlo.
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