Ormai
quando si sente parlare di razionalizzazione ci si mette le mani in
basso, a coprir gli zebedei.
Si sa
che sta per arrivare qualcosa che ci farà male, che ci toglierà
lavoro, vita, abitudini, quiete.
Qualcosa
che ci taglierà la testa, o almeno i capelli.
Che
sta per farsi intorno a noi, o ai nostri simili, il deserto.
Razionalizzare,
efficientare, implementare, sinergizzare: oltre ad essere delle
brutte parole, arroganti e presuntuose, sono anche false.
Non
dicono quel che hanno in mente, fanno spesso l'opposto di quel che
dicono.
Sono
parole manipolate, invertite, e che creano inversione.
Vanno
di pari passo con esuberi (che non vuol dire più che qualcosa è
molto vivo e vitale, ma che qualcosa, essendo vivo, è di troppo e va
tagliato, reciso, ammazzato), con esodati (che -a differenza della
Bibbia, hanno lasciato la Terra promessa e vagano nel deserto senza
meta, disperati), con incapienti (che vengono accusati, nel nome, di
non aver preso, mentre la verità è che non gli è stato dato)....
Insomma,
siamo al delirio, non solo linguistico purtroppo...
E, in
questo delirio, ipocrita e irrazionale, del politicamente corretto, viviamo...
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