mercoledì 22 maggio 2013

crisi di legittimità

Anche Letta ha dovuto ammetterlo: l'Europa è in forte crisi di legittimità e rischia di non essere più riconosciuta dalla maggior parte dei cittadini, già a partire dalle prossime elezioni.
Lo rassicuro: sarà riconosciuta. Ma come matrigna e nemica.
Letta procede col solito gioco: la colpa è dell'Europa, non nostra.
Noi governi abbiamo le mani legate, dice, come gli altri di prima.
Come se il fiscal compact o le agende Draghi si fossero votate da sole!
D'altra parte, quando un mese prima delle elezioni italiane Draghi disse che l'Italia non correva alcun rischio 'perchè ormai aveva il pilota automatico inserito', aveva già parlato chiaro.
Solo Bersani ed i suoi elettori hanno finto di non capire: qualunque sarebbe stato l'esito elettorale, l'unico governo possibile sarebbe stato quello che abbiamo. Elementare, Watson!

Ovviamente, anche il nuovo governo, come i precedenti, promettono che lavoreranno per portare l'Europa su altre posizioni, che convinceranno la Merkel e i paesi ricchi a cambiare strada, etc etc.
Intanto, però, continuiamo a strozzarci per far scendere il rapporto debito/pil sotto il 3%, entro il 31 maggio.
Non è per niente detto che ce la faremo, in barba a tutti i sacrifici (dei soliti noti).
Ma. se anche accadesse, tutti, dico tutti (in Italia, in Europa e nel mondo...), sanno molto bene che dal 1 giugno riprenderebbe a crescere. Passata la festa, si sa, gabbato lo santo (e la UE).

Sul resto, scaramucce varie.
Il PD schizofrenico, sempre di più: il più folle è uno dei suoi capigruppo, l'ineffabile Zanda.
E' capace di governare con Berlu e dichiararlo ineleggibile.
Di fare l'occhiolino a Grillo e di presentare una legge per impedire che i 5 stelle si presentino alle elezioni.
Grillo spera sempre di far man bassa dei voti PD meno L.
Dobbiamo dar tempo ai fallimenti del governo Letta, e forse avrà ragione, da qui all'autunno.
Intanto, stanno provando a cambiare il Porcellum, pro domo propria, come sempre, e, nel frattempo l'unico che cresce è il PdL.

Ci avvolge una sensazione di gioco senza senso e senza futuro.
Un sonnecchiare finchè la barca va, sino a quando sbatteremo sugli scogli e fuggiremo dalla nave come topi.
La catastrofe sociale rapidamente avanza.
Ed anche quella climatica non scherza: Oklahoma city da ieri ne sa qualcosa di più.




1 commento:

  1. tanto saremo presto anche fisicamente ibernati/congelati visto che una nuova piccola glaciazione è già cominciata.

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