venerdì 20 maggio 2016

eudaimonia

Sentirsi tra buoni demoni era la felicità per i greci.
Al giardinetto, tra gli spruzzi dell'acqua sulle aiuole.
Non riescono a rabbuiarmi neppure il traffico intenso e la ridicola manifestazione dei sindacati al porto.
Potrei, vorrei stare qui così per ore, per sempre.
So che non è vero, ma mi viene da dirlo.

Ho fatto la doccia, mi sento pulito e profumato.
C'è il sole e un leggero, piacevolissimo vento dal mare.
Il barbone solitario è sempre qui, nella panchina a fianco, come ogni mattina.
Una sfinge, espertissima di noia e curiosità per il vuoto.

Non ci sono mail nuove e non ho impegni di lavoro.
Le lezioni stanno per finire, già pensiamo alle vacanze estive.
Andremo in Normandia e Bretagna, uno dei luoghi d'Europa che ancora -speriamo- preservino qualche differenza dall'omologazione montante.
A vedere la guida, dovrebbe essere bello andarci e avere tempo per godersi campagne e falesie, pescatori e montanari sassoni.

Positivo d'umore, ma angustiato da qualche dolore fisico: i postumi della frattura all'omero si fanno sentire.
Si è creato un 'becco' osseo aggiuntivo che mi infiamma nervi e tendini.
Pare che dovrò limarlo con ultrasuoni.
Tra lunedì e mercoledì, ecografia ed ortopedico.
Niente di grave, ma fa male.

Meno male che i demoni stanno bene...
Li guardo tranquillo, alcuni dormicchiano, altri sembrano ammansiti, forse prendono tempo ed energie per future minacce.
Ma, al momento, non mordono.

1 commento:

  1. A me parrebbe che con i demoni stai facendoci ciò che già sapevi: l'amore. Ma fai fatica a rendertene conto.

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