Come
già accaduto in Francia alle amministrative di qualche mese fa,
l'estrema destra è stata sconfitta in Austria al ballottaggio da
un'accozzaglia elettorale che ha visto votare insieme i centristi
(destri e sinistri) di tutto il paese.
Da
notare che però ha votato poco più del 70% degli aventi diritto e
che il 'verde' Van der Bellen ha vinto, si fa per dire, col 50.3 %
dei voti contro il 49.7.
Muro
contro muro, insomma, società divisa in due, per ora in parità
sostanziale.
Ma
è un'onda destinata a crescere di anno in anno.
Le
guerre civili avanzano nel cuore dei nostri stessi stati.
Il
benessere ha generato uno spostamento da sinistra (e della sinistra)
al centro (anni 90), l'inizio della crisi ha portato dal centro a
destra (primo decennio del 2000), la catastrofe ci porta da destra
all'estrema destra (ora e tra poco).
Se
si vive dentro una cultura di destra (profitto, schiavismo e
precarietà, sicurezza, individualismo, ignoranza), non si può
pensare che si vada a votare altrove.
Questi
valori d'altronde sono condivisi, nella vita reale, anche da molti
che proseguono a votare centrosinistra, ad es. Hollande o Renzi.
Lo
stesso processo sta avvenendo in Grecia (chi potrà votare Tsipras e
non astenersi o votare Alba Dorata alle prossime elezioni, se vorrà
difendersi dall'UE ?), in Francia (il lepenismo finirà per vincere
contro gli esangui sarko-socialisti), in Gran Bretagna (se anche non
ci ci sarà la Brexit, Cameron è già scavalcato a destra nel suo
stesso partito).
Discorso
leggermente diverso in Spagna e in Italia, dove Podemos e
Cinquestelle sono riusciti per ora ad imbarcare molto scontento e a
deviarlo verso canali 'democraticamente' gestibili, seppur non
tradizionali. Ma anche qui non durerà a lungo: la destra si
ricompatterà a breve, e non più al centro, come è riuscito a fare
per decenni Berlusconi, ma verso Salvini e Meloni.
Last
but not least, quel che sta accadendo negli Stati Uniti.
I
candidati 'moderati' repubblicani sono stati spazzati via dal ciclone
Trump.
Avevo
sempre pensato sinora che questo avrebbe favorito l'elezione della
Clinton.
Ma
incomincio a dubitarne.
Forse
alla fine la terribile signora ce la farà: prenderà la nomination,
battendo Sanders sul filo, e sarà eletta, battendo Trump, sul filo.
Ma
anche gli Stati Uniti vanno irrimediabilmente verso l'estrema destra:
Obama ha avuto varie chances per fare altro, forse ci ha anche
provato, ma sostanzialmente ha fallito.
Se
Trump dovesse vincere negli USA e l'Europa dovesse spostarsi ancor
più verso destra alle prossime elezioni, ci troveremmo in pieno
tecnofascismo anche nella forma, e non più solo nella sostanza (come
di fatto siamo già).
Il
tecnofascismo al potere, attraverso 'libere elezioni': vi ricorda
qualcosa ?
NB: il fatto che abbia ripreso a scrivere di politica, non significa che non sia più distratto dall'amore...
Citazione: "Il tecnofascismo al potere, attraverso 'libere elezioni': vi ricorda qualcosa ?"
RispondiEliminaNo, chi dovrebbe ricordare?