Dopo
aver letto Gli umani ho pensato che valesse la pena di conoscere
meglio Matt Haig.
Il mio
spacciatore mi ha recuperato tre suoi libri precedenti, e due li ho
letti nei giorni scorsi.
Sì, è
uno scrittore che merita.
Nel sogno stavo
giocando a calcio sulla collina e giocavo contro l'intera squadra ed
ero bravissimo come quando andavo alle elementari ma il campo
diveniva sempre più ripido come una collina e ogni volta che
calciavo la palla tornava indietro nella mia rete o nell'angolo e
perdevo 20 a zero. Papà faceva l'arbitro e io cercavo di dirgli che
il campo era sempre più ripido come una collina ma lui mi diceva Chi
non sa giocare dà la colpa al terreno di gioco Philip. Chi non sa
giocare dà la colpa al terreno di gioco...
Cercai di comportarmi
in maniera normale così presi il mio libro sui Romani in Britannia
di Graham Fortune ma riuscii a leggerne soltanto una frase. La frase
era ' Per i soldati romani il Vallo di Adriano non era soltanto un
mezzo per difendersi contro le tribù caledoni: rappresentava anche
la linea di separazione tra il mondo conosciuto fatto di ordine e
civiltà, e quello sconosciuto del caos e delle barbarie.'
Non sapevo cosa
significasse il termine barbarie. Suonava come qualcosa che avesse a
che fare con il taglio dei capelli ma c'era qualcosa che non mi
convinceva. L'illustrazione nel libro mostrava i popoli delle tribù
con i lunghi capelli tutti spettinati mentre i Romani portavano i
capelli corti o gli elmetti e quindi forse le barbarie avevano
davvero a che vedere con il taglio dei capelli.
Quando nacque Nerone un
astrologo predisse: 'Sarà Imperatore e ucciderà sua Madre'.
Nerone diventò
Imperatore e uccise sua Mamma.
Non cosa predisse
l'ASTROLOGO quando sono nato io ma mi sembra una cosa pazzesca che
tutto ciò che succede possa essere già scritto nelle stelle e non
si possa cambiare...Neanche Mamma che legge sempre l'oroscopo nelle
sue riviste e una volta diceva Sarà una bella settimana. C'è
scritto qui. Lo ripeteva tutte le settimane e lo disse anche la
settimana in cui Papà morì nell'incidente e quindi le stelle devono
avere qualche segreto che non rivelano alle riviste.
E i segreti sul mio
futuro sono già scritti nel cielo e io non posso cambiarli non posso
cambiare niente neanche queste parole e questo punto.
(da Il club dei padri
estinti, 2006)
Ricordai una cosa che
mi aveva detto una volta Henry.
'L'umorismo è un
meccanismo di difesa per gli umani, e di solito indica che hanno
qualcosa da nascondere'.
Viaggio dappertutto,
stava raccontando Simon...E dovunque vado, è sempre la stessa cosa,
lo stesso giochetto.
Ma ti piace ?
Diavolo se mi piace.
Naturalmente sì. Un maledetto mucchio di soldi facili, te lo dico
io. Mi presento, gli faccio fare qualche esercizio sull'approccio
creativo, butto lì qualche discorso sconclusionato sul pensare fuori
dagli schemi ed è fatta. Missione compiuta.
Esercizi sull'approccio
creativo ?
Sì, sai no. Pensare a
dieci usi diversi per una sedia oltre che per sedercisi sopra. Quel
genere di stronzate lì....Sono tutte cazzate, ma sono le cazzate
giuste, questo è sicuro. Che io spari alla grande, ecco di cos'hanno
bisogno. Se dici delle cose sensate, se racconti alla gente come
stanno veramente le cose, se mi limitassi semplicemente a dirgli che
stiamo seduti su una bomba a orologeria, bè, allora non avrei la
minima possibilità di avere successo.
Giusto.
Così, quello che
faccio è recitare ciò che vogliono sentire, fornendo loro uno
schema dentro il quale possono continuare a fare esattamente quello
che hanno fatto fino a quel momento, ma con parole nuove. Costruire
con l'immaginazione. Pensiero positivo. Branding quadridimensionale.
Ci si buttano sopra.
Ma tu credi a quello
che dici, no ?
Simon guardò Adam con
un'espressione curiosa, come un cane che si imbatta in una nuova
razza.
Adesso capisco che c'è
una differenza fondamentale tra noi e gli umani, ed è una differenza
che evidenzia perchè essi abbiano bisogno del nostro aiuto. La
differenza è che i cani imparano a reprimere i loro istinti, per gli
umani non c'è speranza.
Credono che la scienza
e la tecnologia e la cultura li elevino su un piano differente
rispetto al resto del mondo animale. Ritengono che tutto quel loro
apparato contribuisca a proteggerli contro i loro impulsi naturali.
Credono, quando si coprono con i vestiti i corpi senza pelo, quando
si dipingono le facce con il trucco e quando si lavano via e si
cancellano il loro odore naturale, di essere in grado di sopprimere i
bisogni primordiali anche se in realtà questi guidano ogni loro
singola azione...
In quanto specie, nel
tentativo di allontanarsi dal loro mondo natirale ripetono in
continuazione gli stessi errori. Nonostante sperimentino una cosa,
non imparano mai la lezione. Per esempio, non sono in grado di
scendere a patti con la morte, per quanto l'abbiano dovuta affrontare
innumerevoli volte. Lo stesso capita con il sesso. Più gli umani
cercano di razionalizzare i loro desideri, più diventano vittime di
se stessi...
Era così anche per
Adam. Per quanto era in grado di percepire, aveva trascorso la sua
intera vita in uno stato di resistenza permanente. I desideri e gli
impulsi che sentiva erano chiaramente distruttivi e avrebbero potuto
danneggiare la Famiglia, e lui non riusciva a capire perchè
desiderava fare qualcosa che avrebbe potuto ferire coloro che amava.
Così resisteva.
E continuò a resistere
finchè i desideri crebbero al punto da portare con sé la propria
giustificazione.
Emily osservò Adam con
un'espressione perplessa.
Disastri ?
Credo di sì. Quando
guardo le stelle, penso all'urto che le ha generate....
Le stelle, certo, sono
bellissime e tutto quanto, ma in fondo non sono altro che detriti,
detriti che in alcuni casi non esistono neanche più. Così, quando
alzo gli occhi al cielo e ci penso, ecco quel che vedo. La scena di
un incidente. Disastri....Tutto -la terra, tu, io, i cani, questo
parco, le stelle, l'intero universo- tutto ha avuto inizio da una
gigantesca collisione tra due forze fisiche. Quindi l'universo non è
nato dal niente, ma da cose, mondi, che già esistevano. Noi siamo
soltanto, insomma, delle conseguenze. Parte di questo stesso
disastro.
Mi voltai e vidi una
ragazza. Era piuttosto attraente, immagino, almeno secondo gli
standard degli umani. (E come vi ho già detto, è questa l'unica
cosa che a loro importa, l'aspetto fisico. E' stupido, lo so, e
assolutamente fuorviante. Ma è così che stanno le cose).
Tradire il Patto, è
come tradire se stessi.
Naturalmente, era
questo l'argomento decisivo.
Allontanati dal
percorso tracciato, e perderai la possibilità di guadagnarti
l'Eterna Ricompensa....
L'intero impianto
cominciava a sembrarmi mal concepito, arrogante addirittura....
Intendo dire, chi ero
io per affermare che le filosofie e i sistemi di pensiero che
tenevano unite le altre razze erano sbagliate, e che soltanto noi
eravamo nel giusto ? Perchè catalogavamo automaticamente come
barbara e primitiva la visione del mondo di un Rottweiler, o troppo
superficiale quella dei Barboncini ?
(da Il Patto dei
Labrador, 2004)