Mi obietterà che una trovata fuori dal comune non è necessariamente una trovata giusta o geniale. Anche questo è esatto...
Niente è più crudele di un genio che inciampa in qualcosa di idiota.
Tuttavia in circostanze simili tutto di pende dal modo in cui il genio affronta il ridicolo in cui è caduto, dal fatto che lo possa accettare oppure no.
Matthai non poteva accettarlo.
Perciò dovette rinnegare la realtà e sboccare nel vuoto...
Siamo uomini, dobbiamo tenerne conto, armarci contro questa realtà, e soprattutto avere ben chiaro in mente che riusciremo a evitare il naufragio nell'assurdo, che per forza di cose risulta sempre più stretto e schiacciante, e a costruirci su questa terra un'esistenza abbastanza confortevole, solo incorporandolo tacitamente nel nostro pensiero.
La nostra ragione rischiara il mondo non più dello stretto necessario.
Nel bagliore incerto che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che è paradossale.
Dobbiamo guardarci dal considerare questi fantasmi come se fossero qualcosa 'in sè', come se si trovassero fuori dallo spirito umano, o, peggio ancora: non commettiamo lo sbaglio di considerarli come un errore evitabile, sbaglio che ci potrebbe indurre a condannare il mondo in una sorta di morale caparbia e dispettosa, qualora tentassimo di imporre una visione perfettamente razionale delle cose, giacchè proprio la sua perfezione assoluta costituirebbe la sua menzogna mortale e un segno della peggiore cecità...
(F. Durrenmatt, La promessa, 1958)
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