martedì 10 gennaio 2012

R.I.P. / RESA

R.I.P.

Perchè sei in lacrime, Patroclo, come una ragazzetta?
O tu solo hai udito qualche nuova da Ftia?
Dicono che Menezio Actoriade vive ancora,
E che vive Peleo Eaciade, tra i Mirmidoni.
Fosse morto l'uno o l'altro dei due, allora
grandemente dovremmo essere afflitti...

In memoria di Francesco Tullio, amico morto il giorno del mio compleanno, di cancro, a 59 anni.
Mi sentivo vicino alle sue nevrosi e alle sue inquietudini, e alla sua genialità e coraggio, da sempre.
E lo sfuggivo, come si sfugge un sosia, per le sue esagerazioni, esibizioni, paranoie, depressioni.
E lo invidiavo ( e mi invidiava) per le storie con le donne, sulle quali -giocosamente- si competeva (quando l'età e la bellezza ce lo concedevano ancora...).
Però voglio pensarlo ancora dietro al motore...
Sì, lo ricordo ancora su una macchina scoperta, vestito da generale tedesco, improvvisare un comizio satirico, durante la mia prima marcia antimilitarista internazionale (ed il mio primo viaggio all'estero), in Olanda, nell'estate 1981.
Lui aveva trent'anni ed era nel fiore della sua vita, al centro della leadership in quei movimenti a cui aspiravo, poco più che ragazzo. E lo guardavo dal basso, sperando un giorno di essere come lui.
Poi la vita ci ha portato altrove, ci ha allontanato e riavvicinato, a caso.
Lui ha creduto in illusioni, come me, sino all'ultimo: il pacifismo dei militari, addirittura!
(d'altra parte, io ho creduto al pacifismo dei comunisti, dei verdi, dei rifondaroli...e dei pacifisti...!).
Riposa in pace, se ce la fai, almeno lì, caro Francè...


RESA

Quando vedo tutta l'agitazione di Monti e dei sui ministri, come nei giochi da bambino, mi viene da dir loro: ti arrendi ?
Quando li vedo, mi viene alla mente quella battuta: troppi sono pronti a portare lo sgabello quando occorre spostare il pianoforte.
Ma no, non si arrendono. Mi arrendo io, vabbè...


RIP/RESA

Eppure, in questa mia resa apparente al mondo, si approssimano -lo sento- nuovi passaggi, piccole svolte.
Fatte salve catastrofi e disperazioni sul fronte esterno-mondo, e persistendo una forte abulia relazionale sul fronte interno-anima, credo che cambierò -dopo vari mesi- il brano che sta a suggello della mia casella email (quella che si chiama eulibaba).
Passerò a questa:
Solo quando ci siamo perduti, solo quando abbiamo perduto il mondo, cominciamo a trovare noi stessi e a capire dove siamo, e l'infinita ampiezza delle nostre relazioni. (H.D.Thoreau, Walden)

1 commento:

  1. Su Francesco, ho trovato questo:
    http://radicaliperugia.org/2012/01/ricordo-di-francesco-tullio.html
    Ma è più bello il tuo, ovviamente.
    Io quasi non lo ricordo.
    La mia memoria peggiora.
    Il commento che ho letto nel link di sopra, fa pensare che sia arrivato lucido e integro all'appuntamento finale.
    In questo momento lo considero un bene.
    Pure, la notizia rattrista.

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