martedì 17 gennaio 2012

si salvì chi può...!

Perché da sempre l’attesa è il destino

di chi osserva il mondo

con la curiosa sensazione

di aver toccato il fondo.

Senza sapere

se sarà il momento

della sua fine

o di un neo-rinascimento.

E l’uomo qualunquista

guarda anche lui il presente

un po’ stupito

di non aver capito niente.

L’attesa è il risultato, il retroscena

di questa nostra vita troppo piena.

è un andar via di cose dove al loro posto

c’è rimasto il vuoto.

Un senso quieto e religioso

in cui ti viene da pensare

e lo confesso ci ho pensato anch’io

al gusto della morte e dell’oblio.

No, non muovetevi

c’è un’aria stranamente tesa

e un gran bisogno di silenzio

siamo tutti in attesa.

(G. Gaber)


I Tg respirano se lo spread scende o se le borse salgono per un giorno, ci propinano notizie consolatorie ed allarmistiche, in dosata e non casuale alternanza, tanto per tenerci in confusione ancor più di quel che non siamo già. Così, ogni giorno, non sappiamo come regolarci sul da farsi, e stiamo come in attesa che qualcuno ce lo dica. Ma non accadrà, se non quando sarà troppo tardi.
Come il comandante Schettino che se ne stava al telefono, forse ubriaco o drogato, o forse solo incapace di gestire una situazione di stress, incompetente ma tronfio di sè sino a qualche ora prima del disastro, e forse ancora pure mentre accadeva...! E che è scappato dalla nave ben prima dei naufraghi...!
Meno male che una parte dell'equipaggio si è ammutinato ed ha iniziato ad agire, nonostante le sue bugie e sottovalutazioni. Che cosa aspettiamo, noi, ad ammutinarci ?
Quei pochi indignados bastonati, perlopiù stranieri, che si agitavano un pò pateticamente a San Pietro o al Colosseo nei giorni scorsi è il massimo che possiamo proporre al mondo ?
Oppure gli ancora più patetici presìdi operai davanti alle fabbriche a tentare di riacchiappare sindacalisti in fuga ed un lavoro che non c'è ?

Ora Monti ci propone di non divinizzare lo spread, Draghi di non dare tutto questo peso (cioè quello che gli ha dato lui sinora) alle agenzie di rating. Come se avessimo deciso noi di parlare di borsa o di finanza ogni mattina da colazione a cena, o avessimo creato noi le rendite e le agenzie finanziarie !
E come mai dobbiamo dare credito alle triple A, quando ce le davano, ed ora dobbiamo rifiutarci di credere alle BBB + ? Però lo stesso Draghi ammette: la situazione è gravissima e peggiora sempre di più.
Gente senza ritegno, veramente. E ci governano...
Insieme ai tre porcellin (Bersàn, Alfàn e Casìn), che -dopo le 'cene di Arcore'- inaugurano la nuova prassi dei 'pranzi da Monti'. La rinnovata Trinità dei Monti, verrebbe da chiamarla.
Promettono unità, voto comune e sostegno in Parlamento anche verso la 'fase due', e vanno a ricostituire di fatto 'il grande centro' (per poi riproporci, quando arriveranno le elezioni, il bipolarismo! Veramente dei geni del trasformismo...). E gran parte della gente andrà anche a votarli...con la stessa legge elettorale, per giunta.
E' anche vero che l'astensionismo oggi è salito oltre il 30% e, con bianche e indecisi, siamo quasi al 50% dell'elettorato.
E' anche vero che le serrate di taxisti e benzinai avanzano a piè sospinto, e credo che anche farmacisti, notai, commercianti, gioiellieri, avvocati ( e alcuni di loro continuano a dichiarare metà del mio reddito!) non staranno lì a guardare mentre cercano di smontargli il giocattolo...
Dietro la retorica dell'unità nazionale e della solidarietà sociale, ognuno proseguirà a difendere solo i suoi interessi di parte e a fare i cazzi suoi, come accade da un pò.
Quindi, staremo a vedere quel che sta per accadere. Sinceramente, la vedo male, per noi, ma anche per la Trinità.

Per questo sistema non c'è più niente da fare.
Parassitiamolo sino all'ultimo, per riprenderci almeno in parte quel gli abbiamo dato o ci ha tolto (studi, volontariato, lavoro mal retribuito, tasse, progetti, ideali...), almeno sino a quando dovremo finire di pagare il mutuo o tenere in vita dei figli.
Ma, intanto, ritiriamo la collaborazione, ammutiniamoci, facciamo saltare il banco.
Senza chiasso, silenziosamente, assentandoci.
Ed iniziando ad autogestirci, da soli o insieme a chi ci sta, senza più attendere ed attenderci nulla da chi ci sta sopra (a lavoro, al governo, nell'informazione...).
Andiamo a vivere in campagna, insomma ? 
Non so, non necessariamente, ma cambiamo vita.













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