Volevo farla finita: è questa la verità? Sì. No. Sì-No.
Esiste questa parola, ma non è mai stata ammessa nei dizionari. Sì-No: ogni donna sa cosa significa poichè essa sconcerta sempre gli uomini.
-Lo farà ? - ha domandato Verceuil, con i suoi occhi di uomo scintillanti.
-Sì-no - avrei dovuto rispondere.
Sono così combattuta!
Un momento, penso: sbrigati e falla finita, metti fine a questa vita inutile.
Un minuto dopo penso: ma perchè devo prendere la colpa sulle mie spalle ? Perchè ci si aspetta che io mi innalzi al di sopra dei tempi ? E' mia la colpa per questo tempo di vergogna ? Perchè dovrebbe essere affidato a me il compito di tirarmi fuori senza alcun aiuto da questo abisso di vergogna ?
Io voglio scatenarmi contro coloro che hanno dato vita a questo tempo.
Voglio denunciarli per avermi rovinato la vita proprio come uno scarafaggio o un ratto rovinano il cibo senza neppure mangiarlo, semplicemente camminandoci sopra, annusandolo, cacandoci sopra.
E' infantile, lo so, puntare il dito e accusare gli altri.
Ma perchè dovrei accettare l'idea che la mia vita sarebbe stata priva di valore indipendentemente da chi detiene il potere in questo paese ? Il potere, dopo tutto, è potere. Invade. E' la sua natura. Invade la nostra vita.
Ebbene, è vero, mi sono indignata in passato, immaginavo che non avrebbe potuto verificarsi di peggio, ma poi il peggio è arrivato, puntualmente, e io sono andata avanti, almeno in apparenza. Ecco il problema! Per non restare paralizzata dalla vergogna ho passato la vita ad andare avanti, sopportando il peggio. Quel che non posso più sopportare ora è proprio quell' ' andare avanti'.
Se vado avanti anche questa volta non avrò mai più un'altra occasione per non farlo. Se voglio guadagnarmi la resurrezione questa volta non posso 'andare avanti'...
(parla la signora Curren, in 'Età di ferro' di J.M.Coetzee, 1990)
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