domenica 8 gennaio 2012

il più bel regalo

Il 6 gennaio ho compiuto 51 anni.
Non una cifra tonda e importante come i 50 dell'anno scorso, è vero.
Ma ho sempre amato più i dispari che i pari, e il numero 1 più di altri...
Ho fatto una festicciola, con amici e nipoti, a casa di persone generose, semplici e affettuose.
Ho ricevuto telefonate, mail ed sms di auguri: tanti, quanto basta.
Sono stato al luna park e mi sono chiesto più volte se davvero non avevo voglia di risalire sui dischi volanti con mio nipotino, dopo quarant'anni.
Ho ricevuto alcuni regali, niente male.
Lassù (quaggiù), nonostante tutto (e me, e la mia crescente, senile e dispettosamente giovane, permalosa quasi, misantropia), qualcuno mi ama.
(Non mi smentisco, con una battuta: da morto, ne sono sicuro, sarò amatissimo!).
Ma il regalo più bello è stata questa mail di S.
mio caro
è con un po' di rammarico che ti faccio gli auguri con una giornata di ritardo (tecnicamente due ma dovendo ancora coricarmi mi considero ben dentro al 7 gennaio)... mi dispiaccio sempre un poco quando dimentico il compleanno delle persone a cui più tengo. anche se loro danno un peso relativo a questa ricorrenza.
ma la sostanza è il tuo ultimo scritto. non posso nasconderti che quella punta di "ispirazione" mi abbia dato davvero piacere. vedere quel terreno e immaginarti a pensare di costruirci un qualcosa sopra mi è sembrato un segnale piacevole. sai enrico? leggo quello che scrivi, così come ti ascolto quando ci vediamo sempre con un sentimento fatto di molte valenze: che corrono dall'ammirazione per la chiarezza con cui distingui quello che sta succedendo; al senso di colpa perché mi sento complice di quel tradimento di cui parlavi un paio di giorni fa; al desiderio di muovere delle cose nel mio piccolo; alla sensazione che occorre trovare il modo di muoverle nel grande; alla apatia del non avere voglia di capire perché troppo triste e avvilente e sofferto; al timore infinito del mondo che aspetta quei miei due stupendi figli. poi c'è anche quello che provo per te: ti voglio così bene e mi chiedo come si faccia a resistere con tanta consapevolezza del lato oscuro - concedimi questa dotta citazione da guerre stellari - e mi dico che io non riuscirei e che forse è questo il motivo per cui io sono qui a fare quello che faccio e tu lì. però leggere oggi di quel terreno mi ha fatto sorridere e sentirti più vicino, essere un pelo appena meno preoccupato. mi hai fatto venire voglia di darti una mano con qualche pezzo da tirare su.
intanto un grande abbraccio, davvero un grande abbraccio
s.

So che molti amici e conoscenti, a vedermi per come sto ora, e a leggere il mio blog, vivono sentimenti simili verso di me e verso se stessi. Non importa che me lo diciate, lo sento.
Posso solo dirvi: non preoccupatevi troppo per me, mi sto allenando al futuro, e so di (non) essere solo.
Credo che festeggerò altri compleanni e vedrò altre lune.
Che invecchierò (e non poco, e a lungo; lo credo da sempre, non chiedetemi perchè...)
Per cui  -ad ancor maggior ragione ed anche per loro - : grazie, amico.

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