BERLUSCONI
Uomo capace di enormi successi
editoriali, televisivi, sessuali, economici, sportivi e politici.
Ricchissimo, è amato e votato dai
poveri.
Pluricondannato, è osannato da tutti
quelli che avrebbero voluto poter commettere impunenente anche solo
una piccola parte di quel che lui ha fatto.
Capace di presentarsi sempre come nuovo
anche da vecchio.
Sempre finito, e sempre capace di
resuscitare, anche grazie ai suoi amici potenti (ed ai suoi avversari
impotenti).
Un immortale, che sa vivere tutto il
piacere del potere e che non si stanca mai di goderne.
Ci ha sempre governato, da almeno
vent'anni, anche quando non è stato ufficialmente al governo.
Ce la farà anche questa volta: pur
essendo ineleggibile, vincerà le elezioni.
GRILLO
Uomo dotato di grande vivacità,
intelligenza, visionarietà, curiosità e carisma.
Sta dietro le quinte e interviene
apertamemte solo quando le cose si complicano per i suoi adepti, che
lo venerano come un idolo.
Ecologista, ma anche sviluppista.
Contro i migranti, ma col sorriso.
Dittatore e fautore dell'orizzontalità
della rete.
Così ha preso voti a destra e a manca.
Ma ha raschiato il barile e i voti non
basteranno per governare, neppure questa volta.
Il suo movimento, dopo queste elezioni,
andrà in pezzi.
Di Maio ? E' solo un suo avatar, Non
esiste realmente, neppure per lui, il capo.
RENZI
Uomo dotato di grande energia, tenacia,
velocità, sfrontatezza.
Molto social, ma fa tutto da solo.
Gli altri esistono solo se collaborano
con quel che vuole lui, ma gli piacciono i gruppi di lavoro.
Fa tanto il simpatico da diventare
antipatico.
Vuole vincere, ma è sportivo quando
perde.
Vuole il potere, a qualunque costo,
dovesse anche tradire i suoi amici.
Senza scrupoli.
Da qualche tempo perde colpi e prenderà
legnate anche questa volta.
Cercherà di stare a galla, ma è alla
canna del gas.
Dopo la sconfitta elettorale, sarà
abbandonato da tutti, ma non da se stesso.
BONINO
Donna lucida e inossidabile,
intellettualmente onesta.
Ama i diritti umani quanto i rovesci
della medaglia.
Filoamericana, filoisraeliana, ed
europeista.
Tatticamente sagace, parla sia ai
poteri forti che ai deboli.
Sa farsi amare da entrambi.
Lady di ferro dal volto umano, resa
ancora più attrattiva dalla chemio.
Appare come una eterna outsider, mentre
è una politica di professione da quando è nata.
Sa fingere di non (far)sapere che sarà
eletta da Renzi e con Renzi.
Ma di lui non gliene importa nulla, lo
usa e basta (quanto lui usa lei, d'altronde).
BERSANI
Uomo gioviale e simpatico, emiliano
dell'altro secolo.
Crede ancora infatti nel lavoro come
valore sociale e nello sviluppo economico degli Stati.
Gli hanno chiuso la ditta, ma ancora
pensa di lavorarci dentro.
Fa da sempre il politico, non sa fare
altro (come D'Alema e tanti della sua lista, d'altronde).
Parla ancora di sinistra, come se lui
non c'entrasse nulla col suo disfacimento.
Eroe triste, perde sempre, anche quando
vince.
Ed uno come Grasso non gli sarà
d'aiuto.
Perderà di brutto, anche questa volta.
Ma vincerà, perchè ancora una volta
siederà in Parlamento, a fare l'unico lavoro della vita, oltre a
quello di inventare battute e frasi celebri (ma quello è lui o
Crozza ?).
SALVINI
Uomo dotato di pochi pensieri, coerenti
e lineari e di una efficace parlantina, che attrae il popolo.
Telegenico, diretto, convince
attraverso la ripetizione di concetti non troppo complessi.
Parla alla pancia del paese e si vanta
di essere populista.
Tipicamente lumbard, cerca di
espandersi al sud.
Ma ha tre avversari: chi non vota, chi
vota Berlusconi e chi ama Minniti.
Il futuro appartiene a quelli come lui,
ma ancora questa volta dopo il voto si troverà nel guado: sottostare
a Forza Italia o fare la fine della Le Pen. Si sa già cosa
sceglierà.
Sempre che Berlusconi, dopo le
elezioni, non scelga le grandi intese e lo molli.
MELONI
Donna simpatica, naif, furba e
accattivante.
Coatta al punto giusto per piacere a
molti.
Casalinga che vuole fare la premier.
Molto viva e divertente, quanto
fascista e pericolosa.
Poche idee, terribili, stupide, ma
chiare e suadenti.
Copre e farà eleggere gente peggiore
di lei.
Comunque vada, ha già vinto.
E' cresciuta, avrà un dicastero, e non
sarà più il Ministero per la Gioventù.
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