Si apre luglio e prosegue una lunga
estate calda in città, la prima intera senza viaggiare, dopo tanti
anni.
Sì, cari e affezionati lettori (che ho
tenuto a stecchetto già in queste ultime settimane per l'ennesimo
passaggio del ciclone Viviana): non sarà un'estate di reportage
esotici, foto colorate, diari d'amore e sogni all'orizzonte.
Sarà un'estate cagliaritana: lenta,
riposante, pigra, leggera, ospitante e profumata, noiosa e musicale,
forse creativa ed illudetica.
Pochi e rari gli avvenimenti in casa,
se escludiamo:
-lo spostamento del lettone davanti
alla finestra per stare nella corrente e del divano sotto la vetrata
e di fronte al ventilatore;
-la crescita esponenziale della vite
canadese verso l'alto, aiutata da un intreccio di legnetti e canne
amorevolmente intrecciate;
-la morte improvvisa di Samuel Geckett,
il mio gechetto preferito, che da tempo allietava le notti sui muri
del soppalco;
-le grandi pulizie del bagno e il
riordino della cucina, in cui mattonelle e porcellane ritornano
all'antico splendore, grazie all'opera della maghetta armata solo di
ramina e varechina;
-passaggi brevi di ospiti in cerca di
festival e spiagge, dopo mesi di lavoro e stress da metropoli,
desiderosi soprattutto di dormire e di svegliarsi tardi senza
sveglie.
Pochi e rari gli eventi extra muros:
-è stata una bella emozione rivedere i
L'Abate a Ghilarza, entrambi ultraottantenni ma ancora belli vivi e
attivi, decisi e sconclusionati come sempre, e come sempre insieme;
-ma è stato triste assistere alla
povertà e all'inaridimento di nonviolenza e anarchia, le due parole
politiche che amo di più, durante il fantomatico seminario che lì
si è tenuto;
-è stato bello festeggiare il
compleanno di mia nipote a Fighezia, nelle campagne di
Fluminimaggiore, dove lei sta iniziando una nuova fase della sua
vita, più autonoma e più libera, spero;
-è stato straniante ritrovarsi al
giardino delle pietre musicali di Sciola, già trasformato in
qualcosa d'altro, già un po' troppo celebrativo e museificato, e
-nonostante la sua potenza e magnificenza insopprimibili- quasi
ridotto a business e marketing familiare;
-è stato faticoso attraversare la
Sardegna avvolta da una calura bruciante, sempre più intensa, troppo
forte per essere vera a giugno, eccessiva e inquietante;
-è stato deprimente assistere
avant'ieri in facoltà ad un convegno di filosofi, antropologi e
medici sulla sofferenza umana: ognuno parlava di sé e per sé, senza
confronto e senza dialogo, senza sapere perchè; faceva soffrire;
Ed ora?
Oggi Viviana ha iniziato a Quartu la
sua guardia turistica che andrà avanti per due mesi interi.
Da qui a metà luglio io avrò ancora
qualche riunione, esami e tesi (anche Marta, mia nipote, si laureerà
tra poco).
Andremo ogni tanto al mare, a qualche
concerto, faremo piccoli giri nell'isola, attenderemo altri ospiti,
ci faremo invitare a cena da amici, vedremo dei film all'aperto.
Scriverò forse ancora altre pagine del
mio nuovo libro, che da tempo girella tra i circuiti della mia mente
e del mio corpo: Fondamenti di Illudetica.
Ci prepareremo ai nuovi viaggi, alla
stagione autunno-inverno delle trasmigrazioni: di nuovo Andalusia e
Portogallo e una puntata nel deserto marocchino e nell'Atlante, poi
forse l'India, a fine anno, per la prima volta.
@ “le grandi pulizie del bagno…”
RispondiEliminacoraggio… aspettiamo la notizia della nuova doccia
CPLDNBDE (Comitato Per La Doccia Nel Bagno Di Enrico)