mercoledì 5 luglio 2017

bambini cari

Charlie è un piccolo bambino che viene tenuto artificialmente in vita da quando è nato, senza alcuna possibilità di cura.
I genitori lo vogliono a casa e vorrebbero tentare tutte le sperimentazioni possibili.
Hanno raccolto un sacco di soldi da gente di tutto il mondo per farlo.
Ma i medici e i tribunali inglesi non glielo permettono.
Sinceramente non capisco perchè.
Cosa ci vuole a trasferirlo a casa, anche a rischio che muoia nel trasloco ?
Immagino che i genitori libererebbero i medici da qualunque responsabilità, nel caso.
E allora, cosa ?
Poi non ci si stupisca che le persone nutrano sfiducia verso la medicina o la giusizia.
Quando le sente feroci e disumane, le teme e se ne distacca.
Preferisce tornare a credere a Dio o ai miracoli. O a nulla.
Forse è per questo che Trump, il Papa e il Bambin Gesù (nel senso di clinica) si rifanno sotto.
Per riprendere spazio, alle spalle dei bambini.
Ma, se dall'altra parte c'è solo il razionalismo barbaro degli ospedali e dei giudici, e la laicità diventa solo questo, è facile che vinca l'altra faccia della stupidità, semplicemente perchè appare almeno più umana.

Avete visto la pubblicità dell'ANIA (l'ente che cura le assicurazioni per la sicurezza stradale) ?
Una signora anziana si trasforma progressivamente in bambina, in una sorta di inquietante visione post-human.
Noi sappiamo che tecnicamente lo spot di Saatchi&Saatchi è stato girato alla rovescia, da bambina ad anziana, ovviamente.
Ma l'effetto è forte, soprattutto se l'immagine si considera in rapporto allo slogan finale, paradossale davvero: Proteggi la tua voglia di crescere.
Un'immagine di donna che decresce per parlare ancora una volta di crescita.
La decrescita felice è diventata questa ?
Bambini divenuti oggetto di commercio, simboli di felicità e di benessere, mentre li condanniamo ad una vita terribile, quella che li aspetta. O semplicemente al nulla di oggi.
L'importante è far soldi, con le assicurazioni o con gli ospedali o con la moda, poco importa.


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