domenica 25 dicembre 2016

buon natale




Un altro dei libri di Kilgore Trout che erano in vetrina parlava di un uomo che aveva costruito una macchina del tempo per poter tornare indietro e vedere Gesù. La macchina funzionava, e lui vide Gesù quando aveva appena dodici anni. Gesù stava imparando da suo padre a fare il falegname.
Due soldati romani entrarono nel negozio col disegno, su papiro, di un congegno che doveva essee costruito entro l'alba del giorno dopo. Si trattava si una croce da usare per l'esecuzione di un agitatore. Gesù e suo padre la costruirono. Erano contenti di avere del lavoro. E l'agitatore fu inchiodato a quella croce. Così va la vita.

Il personaggio del libro che viaggiava nel tempo tornava poi ai tempi della Bibbia per scoprire, in particolare, una cosa: se Gesù era morto veramente sulla croce o se era stato tirato giù ancora vivo, se aveva veramente continuato a vivere. Il protagonista era armato di stetoscopio...
Lui era il primo a montare sulla scala a pioli, si chinava su Gesù perchè nessuno potesse vederlo usare lo stetoscopio, e lo auscultava. Dentro quella emaciata cavità toracica non si udiva alcun suono. Il Figlio di Dio era morto stecchito.  Così va la vita.

Su Tralfamadore, dice Billy Pilgrim, non c'è molto interesse per Gesù Cristo. La figura terrestre che più colpisce i tralfamadoriani, dice lui, è quella di Charles Darwin, che insegnò che chi muore deve morire e che i cadaveri sono un miglioramento. Così va la vita.


(Kurt Vonnegut, Mattatoio n.5, pp.186-7,192)

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