Si
svegliò quando il sole era appena sorto. Si trascinò fuori dal suo
buco, freddo come una tomba, e, avvolto nella coperta, fissò davanti
a sé Gerusalemme, le case basse, di pietra, sfiorate dalla luce
rosata. Allora, con una solennità maggiore, perchè pronunciate
dalle labbra di quel bambino che ancora era, recitò le parole della
devozione. Ti rendo grazie, Signore, Dio nostro, re dell'universo,
che con la potenza della tua misericordia, mi hai restituito così,
viva e perseverante, la mia anima.
Ci
sono momenti nella vita, che andrebbero fissati, protetti dal tempo,
e non solo affidati, per esempio, a questo vangelo, alla pittura o,
più recentemente, alla fotografia, al cinema, al video, sarebbe
importante che coloro che li hanno vissuti o fatti vivere potessero
essere presenti in eterno agli occhi dei posteri e che a noi, oggi,
fosse possibile andare fino a Gerusalemme per vedere coi nostri occhi
questo ragazzino Gesù, figlio di Giuseppe,avvolto nella sua povera
coperta, mentre fissa le case di Gerusalemme, e rende grazie al
Signore perchè neppure questa volta ha perduto l'anima.
Nella
mia carriera ho sbagliato più di 9000 tiri. Ho perso 300 partite.
Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il canestro
decisivo e io l'ho sbagliato. Ho fallito tante e tante volte nella
mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto. (Michael
Jordan)
Per
John Keats la Capacità Negativa è la dote fondamentale in grado di
conseguire risultati autentici, di risolvere davvero i problemi ('Man
of Achievement').
Keats
chiamò 'negativa' questa capacità per contrapporla
all'atteggiamento positivo di chi affronta i problemi alla ricerca di
soluzioni immediate, nel tentativo di piegare la realtà al proprio
bisogno di certezze.
'Capacità
Negativa è cioè quando un uomo è capace di stare nell'incertezza,
nel mistero, nel dubbio senza l'impazienza di correre dietro ai fatti
e alla ragione...perchè incapace di restare appagato da una mezza
conoscenza'.
Gesù
muore, muore, e quando la vita comincia ad abbandonarlo,
all'improvviso, il cielo sopra il suo capo si spalanca e appare Dio,
vestito come sulla barca, e la sua voce risuona per tutta la terra.
Tu sei il mio diletto figlio, in te ho riposto la mia gratificazione.
Allora Gesù capì di essere stato portato all'inganno come si
conduce l'agnello al sacrificio, che la sua vita era destinata a
questa morte, fin dal principio e, ripensando al fiume di sangue e
sofferenza che sarebbe nato spargendosi per tutta la terra, esclamò
rivolto al cielo, dove Dio sorrideva, Uomini, perdonatelo, perchè
non sa quello che ha fatto...
'Il
più grande coraggio che dobbiamo avere nella vita è quello di
saperci addormentare profondamente e svegliare pienamente'.
Questa
frase, pronunciata qualche sera fa in facoltà, riassume
un'illuminazione giuntami qualche notte fa, in dormiveglia.
Sì,
abbandonarsi alla sonno, come al caso o alla provvidenza, è il segno
di un coraggioso stare nella vita del mondo.
Ed
essere ben svegli, quando si dice di esser svegli.
Ed
essere, come Dio, capaci di dire sì e no.
Maria,
il tuo errore è quello di pensare che la bellezza e la facondia
degli uomini siano a immagine e somiglianza del Signore, quando il
suo sistema, te lo dico io che sono di casa, è quello di essere
sempre il contrario di come gli uomini lo immaginano, e inoltre, in
confidenza, io credo che il Signore non saprebbe neppure vivere in
altra maniera, la parola che la sua bocca pronuncia il più delle
volte non è il sì, ma il no.
Ho
sempre sentito che il Diavolo è lo spirito che nega. No, figlia mia,
il Diavolo è lo spirito che si nega, se in cuor tuo non ti rendi
conto della differenza, non saprai mai a chi appartieni.
Vivere
è stare svegliarci
e
concedersi agli altri,
dare
di sé sempre il meglio,
e
non essere scaltri.
Vivere
è amare la vita,
con
i suoi funerali e i suoi balli,
trovare
favole e miti
nelle
faccende più squallide.
Vivere
è attendere il sole
nei
giorni di nera tempesta,
schivare
le gonfie parole,
vestite
con frange di festa.
Vivere
è scegliere le umili
melodie,
senza strepiti e spari,
scendere
verso l'autunno
e
non stancarsi d'amare.
(A.
M. Ripellino)
(le
citazioni non riferite ad altri sono tratte da Il vangelo secondo
Gesù Cristo, di Josè Saramago, 1997; le altre citazioni sono tratte
da G. Carofiglio, Passeggeri notturni, 2016)
Bellissima la capacità negativa. Ne ho.
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