a. la
biologia stabilisce i parametri basilari per il comportamento e per
le capacità dell'Homo
sapiens.
L'intera storia ha luogo entro i confini di tale area biologica;
b. questo
scenario, tuttavia, è straordinariamente ampio, consentendo al
Sapiens di giocare
una
sorprendente varietà di mosse. Grazie alla loro capacità di creare
finzioni, si Sapiens
sviluppano
giochi sempre più complessi, che ogni generazione sviluppa ed
elabora;
- di conseguenza, allo scopo di capire come si comportano i Sapiens, è necessario che noi descriviamo l'evoluzione storica delle loro azioni. Fare riferimento soltanto ai nostri limiti biologici sarebbe come se un radiocronista che segue la Coppa del Mondo di calcio facesse ai suoi ascoltatori una dettagliata descrizione del campo di gioco invece di raccontare cosa stanno facendo i giocatori. (p.54)
Uno
delle poche ferree leggi della storia è che i lussi tendono a
diventare necessità e a mettere in gioco altre costrizioni...
Prima
ci voleva un po' di tempo per scrivere una lettera, mettere
l'indirizzo sulla busta, affrancarla e portarla sino alla buca della
posta. E ci volevamo giorni e settimane, magari anche mesi, per
ricevere una risposta. Oggi, poso buttare giù una mail, inviarla
dall'altra parte del globo e ricevere una risposta un minuto dopo. Ho
risparmiato tutto quel traffico e quel tempo, ma davvero faccio una
vita più rilassata ? Purtroppo no...
Qua
e là c'è chi, con spirito luddista, si rifiuta di aprire un account
di posta elettronica, come se migliaia di anni fa alcuni gruppi di
umani si fossero rifiutati di fare gli agricoltori sfuggendo così
alla trappola del lusso. Ma la Rivoluzione agricola non aveva bisogno
che in ogni data regione ci fosse l'adesione di ogni gruppo umano.
Bastava solo aspettare...
Poiché
la vita agricola creava le condizioni favorevoli a una veloce
crescita demografica, gli agricoltori di solito non avevano
difficoltà a soverchiare i cacciatori-raccoglitori attraverso il
semplice peso dei numeri. I nomadi potevano sempre andarsene via,
abbandonando i loro territori di caccia, che sarebbero diventati così
campi e pascoli, oppure attaccarsi all'aratro anche loro.
Nell'un
caso e nell'altro, il vecchio stile di vita restava segnato.
La
storia della trappola del lusso porta con sé una lezione importante.
La ricerca che l'umanità ha sempre condotto per avere una vita più
facile ha liberato forze di cambiamento immense che hanno trasformato
il mondo in un modo che nessuno aveva immaginato o voluto. Nessuno ha
progettato la Rivoluzione agricola o cercato la dipendenza dalla
coltivazione dei cereali. Una serie di decisioni banali e
contingenti, indirizzate principalmente a riempire un po' di pance
vuote e a guadagnare un po' di sicurezza, ebbero l'effetto cumulativo
di indurre gli antichi cacciatori-raccoglitori a passare i loro
giorni a portare secchi d'acqua sotto il sole cocente. (pp.115-7)
La
storia non può essere spiegata per via determinista, e non può
essere prevista perchè è caotica...
La
storia è anche ciò che chiamiamo il 'livello due' di un sistema
caotico. I sistemi caotici si producono in due forme. Il caos di
livello uno non reagisce alle previsioni che lo riguardano. Il tempo
meteorologico, ad esempio.
Il
caos di livello due reagisce alle previsioni che lo riguardano e
dunque non può mai essere previsto accuratamente...
La politica è un sistema caotico di secondo livello..Le rivoluzioni sono, per definizione, imprevedibili. La rivoluzione che viene prevista non scoppia mai. (pp.292-3)
La politica è un sistema caotico di secondo livello..Le rivoluzioni sono, per definizione, imprevedibili. La rivoluzione che viene prevista non scoppia mai. (pp.292-3)
Si
apre un enorme abisso tra i fondamenti dell'umanesimo liberale e gli
ultimi ritrovamenti delle scienze della vita, un absso che non
possiamo ignorare ancora per molto tempo.
I
nostri sistemi liberali di politica e di giustizia sono fondati sulla
convinzione che ogni individuo ha una natura interiore che è sacra,
indivisibile e immutabile, che conferisce significato al mondo ed è
la fonte di ogni principio etico e politico...
Tuttavia,
negli ultimi duecento anni, le scienze della vita hanno scardinato
completamente questo credo. Gli scienziati impegnati a studiare gli
intimi funzionamenti dell'organismo umano non vi hanno trovato alcuna
anima. Con sempre maggior forza, essi sostengono che il comportamento
umano è determinato dagli ormoni, dai geni e dalle sinapsi, e non
dal libero arbitrio...
I
nostri sistemi giuridici e politici cercano in gran parte di
nascondere sotto il tappeto tali scoperte imbarazzanti. Ma, in tutta
franchezza, per quanto tempo possiamo conservare il muro che separa
il dipartimento di biologia dai dipartimenti di legge e di scienze
politiche ? (p.288)
Fin
dalla Rivoluzione francese, in ogni parte del mondo si è arrivati
gradualmente a considerare sia l'eguaglianza che la libertà
individuale come valori universali. Valori però che si contraddicono
a vicenda. L'eguaglianza può essere assicurata solo decurtando la
libertà di coloro che stanno meglio. Garantire che ciascun individuo
sarà libero di fare quel che desidera vuol dire imbrogliare
sull'eguaglianza. (p. 203)
Da
un punto di vista puramente scientifico, la vita umana è
assolutamente senza senso. Gli umani sono il risultato di ciechi
processi evoluzionistici che agiscono senza un obiettivo o uno
scopo...
Per
cui, ogni significato che possiamo assegnare alle nostre vite è
semplicemente un'illusione...
Il
che è piuttosto sconsolante. La felicità dipende quindi solo da un
autoinganno ? (p.478)
Pare
non ci sia alcuna barriera tecnica insormontabile a impedirci di
creare dei superuomini...E pur non considerando quanto possano essere
convincenti le argomentazioni etiche, non si riesce a capire per
quanto tempo potranno impedire il passo successivo, specialmente se è
in gioco la possibilità di prolungare indefinitamente la vita umana,
vincere malattie incurabili e accrescere le nostre capacità
cognitive ed emozionali...
Non
è chiaro se la bioingegneria possa far effettivamente far rinascere
i Neanderthal, ma molto probabilmente essa farebbe cadere il velo che
rimane sull'Homo sapiens. Trafficare con i nostri geni non porterà
per forza alla nostra distruzione, Può darsi però che, a furia di
giocherellare con l'Homo sapiens, a un certo punto non saremo più
dei Sapiens. (pp.493-4)
( Yuval Noah Harari, Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità,
Bompiani, 2014, libro assolutamente da leggere!)
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