giovedì 27 giugno 2013

idem eadem idem

In Italia passa anche la voglia di parlarci sopra, tanto le cose si ripetono identiche.
Idem, eadem, idem: sempre le stesse cose.
La Idem (Josepha) non ha pagaiato abbastanza velocemente per sottrarsi alla fanghiglia in cui è finita rapidamente. Anche i tedeschi, in Italia, evadono.
I suoi colleghi ministri, idem (sono solo più furbetti, credo).

Berlu e Napo continuano a tenere per le palle un paese intero.
Utilizzando Letta, il piccolo burattino.
Il governo cadrà solo quando Berlu staccherà la spina e quando converrà a lui, ancora una volta.
E andrà a rivincere le elezioni.
Idem con patate.
La sorte giudiziaria del Cav e quella del governo vanno disgiunte, sentenzia l'Epifanio, degno erede della vergognosa tradizione amorale, togliattiana e gesuitica.
Ma non appena il Berlu viene condannato i suoi lo difendono ricordando che è stato votato da 10 milioni di elettori: quindi le due cose vengono ricongiunte e non distinte, mi pare.
Quando conviene si fa un gioco, quando non conviene un altro: si chiama doppia morale.
L'inizio e la fine di ogni politica.

Resto perplesso davanti al processo Ruby.
Mi sarei aspettato più verità da parte di Berlu e dei suoi sodali.
'Sì, facevamo sesso, a pagamento, con chi ci pareva e quando ci pareva...e continuiamo a farlo!'.
Avrei sperato almeno in questo.
Invece  no: il falso moralismo farisaico ha trionfato anche per loro.
E preferiscono essere rinviati a giudizio per falsa testimonianza piuttosto che dire la verità sui loro desideri di carne fresca, di orgie, di infermiere e poliziotte coscialunga, etc.
Anche qui, l'assenza di morale e la doppia morale vanno insieme.
Idem, eadem, idem.

Per non parlare della nuova calciopoli.
O dei centomila morti in Siria in due anni di guerra civile (civile?).
O, meno male, della fuga in Ecuador del nuovo Assange.
Insomma, tutto cambia ed è sempre la stessa cosa.
Idem, che noiosa parola...





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