In piena Seconda guerra mondiale, C.S.Lewis si mise in testa di canzonare il diavolo.
Le sue 'Lettere di Berlicche' rappresentano uno dei più sofisticati tentativi di resistere ironicamente al male, mentre esso si manifestava nelle sue forme più atroci e terribili, con l'uccisione di milioni di morti sotto le bombe o sui campi di battaglia.
Il male banale, quello che gli uomini e le donne sanno farsi quotidianamente, senza cattiveria e senza intenzione.
Uno dei libri preferiti di Forster Wallace, uno che sapeva scrivere e che si è ucciso giovane.
L'orrore per la Cosa Vecchia, Sempre Quella, è una delle passioni più importanti che (noi diavoli) abbiamo prodotto nel cuore umano -una fonte infinita di eresie in religione, di sciocchezze nel consiglio, d'infedeltà nel matrimonio, e d'incostanza nell'amicizia...
E poichè gli esseri umani hanno bisogno di mutamento, il Nemico (cioè Dio, ndr) (essendo in fondo al cuore un edonista) ha reso loro piacevole il cambiamento come ha reso piacevole il mangiare.
Ma poichè non desidera che essi facciano del mutamento uno scopo a se stesso, ha equilibrato in essi l'amore a ciò che muta con l'amore a ciò che permane...
Orbene, proprio come diam rilievo ed esageriamo il piacere del mangiare, così diam rilievo a codesta
naturale piacevolezza del mutamento e lo stortiamo nella richiesta di assoluta novità.
Tale richiesta è tutto lavoro per noi.
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La verità è che, ogni volta che un uomo va con una donna, piaccia loro o non piaccia, sorge fra di loro una relazione trascendentale che deve essere eternamente goduta o eternamente sopportata. Dall'affermazione vera che codesta relazione era stata voluta perchè producesse l'affetto e la famiglia, gli uomini possono venir indotti a credere che la misura di affetto, paura e desiderio che essi chiamano 'essere innamorato' sia l'unica cosa che fa felice o santo il matrimonio...
Da ciò, gli esseri umani che non hanno il dono della continenza si allontaneranno con terrore dal cercare il matrimonio come una soluzione, perchè non si sentono 'innamorati' e, grazie a noi, l'idea di sposarsi per qualsiasi altro motivo appar loro bassa e cinica. Essi considerano l'idea della lealtà verso un compagno allo scopo di recarsi un aiuto reciproco, o di preservare la castità, o di trasmettere la vita, come qualcosa di più basso che non una tempesta d'emozione.
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Rimane da considerare il modo di riparare al disastro.
La gran cosa è di impedirgli di fare alcunchè.
Non importa la sua opinione, anche se elevata, purchè non ne faccia un principio di azione.
Fà in modo che il piccolo bruto si avvoltoli in esso.
Vi scriva su magari un libro, se ne sente una qualche inclinazione; è spesso un modo eccellente di sterilizzare i semi che il Nemico pianta in un'anima umana.
Lasciagli fare qualsiasi cosa, purchè non venga all'azione.
Nessuna quantità di pietà nella sua immaginazione e nei suoi affetti potrà recarci del danno, se riusciamo a tenerla lontano dalla sua volontà.
Più spesso egli sentirà senza agire e meno sarà capace di passare all'azione e, coll'andar del tempo, sarà meno capace di sentire.
Tuo affezionatissimo zio
Berlicche.
Siamo sempre meno portati a fare, mentre diciamo tanto del nostro sentire. Ma non ci rendiamo nemmeno conto che senza fare il nostro sentire si affievolisce in spazi sempre più angusti. E che il nostro dire si riduce a opinione giudicante su esperienze non vissute
RispondiEliminaCarlo