lunedì 12 febbraio 2024

alt(r)o tradimento

 

Gli Agricoltori traditi si dirigono con i loro trattori verso la capitale, insieme ai contadini militanti di Riscatto agricolo.

Si sentono traditi, quindi, e cercano un riscatto.

Si sentono l'ultima ruota del carro, bistrattati dalle ferree leggi del mercato, che proteggono intermediari e venditori finali, e non chi produce quel che mangiamo ogni giorno.

Con l'acqua che scarseggia, il clima che brucia, alluviona e gela, i trasporti che costano sempre di più, quella che era già una vita fuori moda, antifashionista, diventa insopportabile e inaccettabile.

Ecco perché, anche loro, chiedono risarcimenti.

E se la prendono, sbagliando, con gli ecologisti.

E ricattano le città, la nostra arrogante e vincente vita metropolitana che però, senza il cibo nei supermercati, non saprebbe e potrebbe durare un solo giorno.


Solo due milioni di vaccinazioni preventive contro il Covid.

Anche i vecchietti hanno tradito la causa del richiamo alle armi sanitarie.

É l'effetto boomerang della costrizione subita nel terribile e terroristico biennio pandemico.

Ora che si può scegliere si vaccinano solo i paurosi a priori e gli obbedienti ad oltranza.

Se si educa e si convince, la cosa dura.

Se si impone, si punisce, si spaventa, alla lunga non regge.

E se è vero che -per poter tradire- è necessario prima far crescere la fiducia tra le parti, è ancora più vero che la sfiducia reciproca genera un'altissima probabilità del tradimento.

E questo è il rapporto che vi è oggi tra il cittadino e lo Stato.


Anche l'alto gradimento al governo Meloni si muove inesorabilmente verso questa stessa direzione.

L'alto tradimento è alle porte anche per loro, così come già accaduto ai Cinque Stelle negli anni scorsi. Comunque vadano le Europee, la luna di miele sta per finire.

L'astensionismo crescerà ancora, anche tra chi li ha votati un annetto fa.

E le dinamiche interne alla maggioranza si faranno sempre più conflittuali: man mano che le guerre procederanno a immiserirci (moralmente e finanziariamente), le economie proseguiranno a decrescere, il clima si farà torrido (e non solo in cielo).

I tradimenti, le scissioni, le estremizzazioni politiche saranno all'ordine del giorno.

Lo spettacolino della politica non potrà, sempre di più, farne a meno.


Gli Stati Uniti stanno per tradire la causa ucraina.

La Russia sta vincendo la guerra e Trump sta per vincere le elezioni.

Biden lo sa, ed anche l'Unione europea e la Nato.

L'exit strategy è nelle cose: dopo due anni di indecenti fanfaronate e presunte controffensive, nonostante le centinaia di miliardi sprecati in armi e distruzione, l'Ucraina dovrà accettare la dura legge del più forte e di chi vince, così come accade in ogni guerra.

E, dopo centinaia di migliaia di morti, perderà anche più territorio di quel che avrebbe perso senza opporsi militarmente all'aggressore.

É giunto il momento di riconoscere la sconfitta (in una guerra, se non -purtroppo- di un metodo), anche a costo di sentirsi (e di essere definiti) traditori.


Israele sta tradendo l'Occidente e gli Stati Uniti: procede a sterminare e deportare un popolo, fottendosene altamente di appelli e condanne, consigli e limitazioni.

Senza la guerra permanente, da sempre, Israele non reggerebbe un solo giorno.

Senza la volontà dell'Occidente, Israele non sarebbe neanche nato.

E sa che chiunque al suo posto , e soprattutto coloro che ora consigliano e condannano, hanno fatto e farebbero lo stesso, in qualunque parte del mondo, quando i loro interessi sono (stati) in gioco.

Ecco perché può proseguire a fare quel che fa: perché non sta tradendo quel che siamo realmente, ma soltanto l'immagine illusoria ed idealistica che noi proseguiamo ad insistere ad avere di noi stessi, in barba alla nostra vera storia e a come siamo giustamente percepiti dal mondo: amici, parenti, alleati, sosia di quegli israeliani che diciamo -da farisei quali siamo- di contestare.











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