lunedì 19 febbraio 2024

serpenti sugli scudi

 

Al Tg dicono che Aspides, il nome che hanno dato alla missione militare che pattuglierà il Mar Rosso per proteggere i nostri traffici commerciali dagli assalti dei pirati Houti, venga dal greco e significhi 'scudi'.

La sicurezza, primo (unico?) valore -oggi- delle nostre esistenze perdute ed insicure come non mai.

Quella che, più ne parliamo, e meno ne sentiamo.

Quella che più ci difendiamo e più ci sentiamo indifesi nei confronti di chi ci assale, ma ancor più rispetto a chi ci dovrebbe difendere.


Ed ecco che, e forse proprio per questo, mi viene in mente che in latino la stessa parola, Aspides, può significare anche 'serpi'.

La vipera che uccise Cleopatra, classicamente, si chiama -appunto- aspide.

Lo scudo che ci protegge diviene così anche il serpente che ci uccide.

Buona metafora della nostra condizione attuale e futura, mi dico: la guerra, che presume di difenderci, simultaneamente -mentre uccide i nostri presunti nemici- uccide noi stessi.

Il patto scellerato che Ursula, la sorridente orsetta tedesca, sta realizzando con le destre in Europa, pur di essere rieletta, traccia la strada del nostro prossimo futuro: riduzione del Green Deal, aumento delle spese militari, controllo spietato dell'immigrazione. Giorgia si fa europeista, perché l'Unione europea si fa fascista.

Intanto Israele, più ammazza e più muore.

Gli Stati Uniti, più attaccano e più declinano.

L'Occidente, più opprime e più è oppresso.

Questo è quel che sentiamo, mentre ed anche se -momentaneamente ed apparentemente- vinciamo ancora ed ancora.

Ma non sarà per sempre.


Nel piccolo, anche qui in Sardegna -in vista delle elezioni- i parenti serpenti non mancano e non stanno a guardare: Solinas fa il remissivo con Truzzu, ma vedremo se -al momento del voto- i suoi elettori ci saranno davvero o si vendicheranno dell'onta subita.

Soru si vendica degli ostracismi trascorsi e si mette di traverso alla candidata Cinquestelle, rendendo ancora più impossibile la sua elezione.

In giro, in entrambi gli schieramenti, gli aspidi -con le loro linguette biforcute- emettono solo spire di risentimento e rivalsa.

Gli interessi contano e forse -alla fin fine- prevarranno.

Ma cattivi, velenosi sentimenti covano sotto il fragile velo del marketing politico e -al di là dei like e delle frasi di circostanza tra alleati- potrebbero spingere verso il tradimento e la ritorsione.

Un motivo in più (se non bastassero una vergognosa legge elettorale, dei candidati impresentabili, degli aspiranti presidenti perlomeno mediocri...) per non andare a votare.












3 commenti:

  1. Convengo pienamente rispetto a quanto hai scritto! ... Esattamente l' ennesima motivazione a demotivarci ad andare alle urne!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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