mercoledì 18 maggio 2022

vuoto ar-rendere

 

Così come accadrà per l'esercito ucraino e per l'Ucraina intera, i guerrieri dell'Azovstal si sono infine (e finalmente!) arresi: assediati, affamati ed assetati, feriti, braccati, disperati, si sono consegnati ai nemici e trasformati in prigionieri di guerra.

Zelensky ne ha già fatto degli eroi per la sua prossima telenovela.

L'epica della guerra li farà restare nella storia; è proprio questa da sempre la sua forza, e l'amore che genera: che vincitori e sconfitti partecipano allo stesso gioco, creano lo stesso mito, ambiscono e adiranno alla medesima gloria.


A minor gloria, anzi al ridicolo, giungerà invece l'Unione Europea con la sua resa.

Le sanzioni già intimate stanno fallendo e si stanno rivelando un boomerang per se stessa.

I nuovi embarghi, quelli veri -su petrolio e gas russi- non ci saranno mai.

Ed anzi, Putin la sta spuntando anche lì: e non solo proseguiremo a pagarlo fior di miliardi ogni giorno che passa, ma lo faremo -di fatto, seppur tra mille foglie di fico- proprio in rubli.

É lui a tenerci per le palle, e non viceversa: la nostra dipendenza energetica resterà, per anni e anni ancora. Ci arrenderemo, a breve, anche su questo.


Ennesima conferma ci viene poi dalla definitiva resa di qualunque 'sforzo negoziale' (così viene pateticamente definito: perché per far la guerra non ci vuole alcuno sforzo, viene da sé; mentre per fare la pace, bisogna sforzarsi...Il che non ci dice qualcosa sul modo in cui pensiamo, produciamo, viviamo?).

La resa dell'Onu di fronte a quel mostro contro cui, almeno a parole, era nata.

La resa delle Ong di fronte alle devastazioni, alla fame, alle pandemie, alle emigrazioni che crescono e cresceranno.

Le falle si allargano ancora e sempre di più, e niente e nessuno potrà più rimediare con i suoi pannicelli caldi.


L'ultima resa è e sarà quella della Nato e del ri-Nato Occidente.

Al momento sembra che vincano, si espandano, ritrovino il suo potere, la sua unità ed il suo senso.

Ma qualcosa inizia a scricchiolare al loro interno (alla voce Turchia, ad esempio) ed, in prospettiva, non ce la faranno contro l'Oriente (che produce, si espande e si riarma ben più di loro).

Nonostante la loro spocchia, restano isolati nel mondo intero e, con buone giustificazioni, detestati dalla maggioranza dei cittadini del pianeta (compresi anche un buon numero di noi stessi europei ed americani).

L'incantesimo maggioritario che ha funzionato nel vaccinare miliardi di persone, non è scattato con questa guerra, nonostante l'incessante impegno propagandistico in atto.


Tutto si arrende o si arrenderà, dunque?

No. La guerra non conosce resa.

E non si arrende.

Avanza.





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