giovedì 19 maggio 2022

equivalenze

 

L'Italia sta agli USA come la Bielorussia sta alla Russia, provoca Orsini.

La formazione liberale e gesuita di Draghi non è quella di Lukashenko.

Le nostre tradizioni culturali e sociali non assomigliano a quelle.

Non siamo uguali, è chiaro.

Ma la struttura di dominio della nostra relazione con gli Stati Uniti permette l'equivalenza.

I fatti di questi ultimi mesi lo dimostrano ulteriormente e perfettamente: siamo ancora e soltanto un loro stato-satellite, e trattati sempre paternalisticamente, come se non potessimo essere -sempre e per sempre- altro che un minore ad autonomia vigilata.


Il parlamento italiano sta a Draghi come la Duma russa sta a Putin.

Il nostro capo del governo, totalmente ed incostituzionalmente appoggiato dal Presidente della Repubblica, sta prendendo le sue decisioni da solo,al massimo discutendone frettolosamente con alcuni ministri di fiducia, senza più neppure convocare il Parlamento, fosse anche solo per ratificare le sue scelte che -da personali- si trasformano immediatamente in orientamenti politici insindacabili.

Il decisionismo completa il suo ciclo autocratico anche qui da noi, così come nelle altre grandi 'democrazie' europee; Draghi, Macron, Scholz, Johnson come Putin: un uomo solo è al comando.


L'Unione Europea sta alla Nato come San Marino sta all'Italia.

Il grado di coincidenza tra il bonario Mangiafuoco Borrell e lo stolidissimo Pinocchio Stoltenberg è stato -da subito- pressochè totale.

Non si notano anfratti tra i contorni delle due organizzazioni: appaiono come incollate.

I confini sono sulla carta, come per San Marino rispetto all'Italia, ma -di fatto- non esistono (se non per nascondere denaro al fisco).

Ed il grado di autonomia appare equivalente: se e quando la UE farà il suo esercito, sempre che gli Usa e la Nato glielo permettano (cosa sinora non avvenuta), sarà soltanto simbolico e complementare: delle guardie svizzere, dei giannizzeri ad uso delle macchine fotografiche dei turisti.


La Nato sta oggi alla guerra come i vaccini stavano al Covid.

La Nato si presenta, e si autoconferma, come unica soluzione.

Mentre invece è causa del problema.

Il vaccino si presentava come unica soluzione: la tecnologia si è imposta come tecnocrazia politica, come regime di vita quotidiana e sistema di cura-terrore/premio-punizione.

Ed invece è proprio la tecnologia al servizio del profitto ad essere la causa delle pandemie:la distruzione degli habitat e l'intensività degli allevamenti animali sono parte dell'irresistibile ascesa del refrain capitalistico in salsa techno.

Quella che ci fa vivere dentro il TINA: non ci sono alternative alla Nato (ed invece ci sono), come non c'erano alternative al vaccino (ed invece c'erano).

In entrambi i casi chi ha creato il problema si pone anche come risolutore (e fa profitti e assume prestigio da entrambe le parti).








1 commento:

  1. Equivalenze perfette magistralmente illustrate... L' elemento drammaticamente preoccupante credo sia rinvenibile nella stoltezza intellettuale e nell' ottusità della massa, vittima e carnefice di se stessa, maledettamente condannata a partorire processi di rimozione e negazione della catastrofica datità reale, o ad accettarla acriticamente.

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