Passano le
settimane, riprende la movida tra i giovani, si va al mare, le
passeggiate si rianimano.
E i contagi non
crescono. E ricomincia a venirmi da ridere.
Ho visto ieri un
servizio su Rai 2 che citava uno studio recente su come ci si può
passare il virus: se all'aperto, solo per contatto diretto,
attraverso una conversazione ravvicinata di almeno 10-15 minuti, a
meno che la persona di fronte non ci tossisca in faccia.
Più probabilmente
al chiuso, soprattutto se c'è una certa concentrazione di persone e
poca aerazione.
E ancora molto più
probabilmente per anziani già debilitati, molto meno per bambini,
giovani e adulti in forze.
Ora, se questo è
vero, non credo di essere l'unico a capire che quasi tutto quel che
abbiamo fatto nei mesi scorsi (tutte le limitazioni e tutti i
divieti) non aveva alcuna utilità per evitare il contagio.
Ed anzi ha
accresciuto il rischio di contagio per chi stava chiuso in ospedale,
in casa, negli ospizi o in fabbrica (come di fatto è avvenuto).
Ed, infatti, ora
che abbiamo riaperto, non sta accadendo nulla di nulla, nonostante
incontri e vicinanze più o meno scandalose.
Ora dicono che è
perchè il virus si è indebolito, perchè sta crescendo il caldo,
perchè il mare fa bene. E sarà anche vero, certo.
Ma se quelle erano
le condizioni di probabilità del contagio la verità (e non solo
ora) è sempre stata un'altra. Bisognerebbe dirlo, bisognerebbe
dirselo, finalmente.
Quando mi aggiro
per la città, ma soprattutto quando guardo i nostri politici seduti
in Parlamento, mi sembra di essere circondato da banditi mascherati.
Anche quando ci
promettono dei soldi, non riesco a fare a meno di vederli come nostri
rapinatori o, forse ancor peggio, nostri rapitori 'a vita', di noi
poveri ostaggi senza possibilità di riscatto, chiusi in una grotta
della storia che si spaccia per eterna, ma che -anch'essa- finirà,
come tutte.
E chi verrà dopo
di noi potrà considerarla finalmente per quel che è stata: solo una
grande, persuasiva, mercenaria, tragicomica mascherata.
PS: Continua la mia
campagna contro i mascherati incattiviti: ieri mattina ho incrociato
una coppia di anziani davanti al mercato, loro con le mascherine, io
senza. La signora mi ha guardato molto male mentre transitavo a due
metri da lei ed ha esclamato, ripiena di spirito santo sanitario: 'Ma
lei pensa di essere molto intelligente ?'. Al che mi sono girato e,
ripieno di spirito demoniaco psicoterapeutico, le ho sibilato: 'Certo
più intelligente di suo marito, visto che l'ha scelta...!'.
Li ho lasciati lì,
paralizzati più del loro carrello, a tentar di sciogliere l'enigma.
Che soddisfazione!
Un super capo della
UE, quell'orsetto lettone di nome Dombrovskis che sembra un peluche
incattivito dai calcoli economici, ha dichiarato qualche giorno fa
che il coronavirus è stato come un asteroide che ha improvvisamente
colpito e devastato il nostro pianeta lasciando un enorme cratere,
che ora va fatto scomparire, riempiendolo.
Di denaro,
ovviamente: una marea di soldi a fondo perduto, a noi, perduti, sul
fondo.
Quando gli uomini
vogliono rimuovere le proprie responsabilità preferiscono sempre
riprendere a credere alla Natura cattiva o all'intervento di forze
aliene. Da Medioevo prossimo venturo, insomma.
Da cui si potrebbe
uscire, se fossimo capaci di approfittare di quel che sta accadendo
per:
-far lavorare tanta
gente da casa, ma con tempi e modi definiti;
-dare un reddito di
base a tutti, e non per assistenza ma per decisione politica;
-fare educazione
fuori dalle aule, per strada e nei boschi;
-avere una sola
auto per famiglia (e non a benzina o diesel) ed andare in bici e in
monopattino;
-dare peso ai
bisogni primari della vita, e poi magari ad altro (e non viceversa);
-accogliere chi ha
bisogno e dividerci quel che abbiamo con chi arriva qui, stanco di
viaggiare e di essere depredato (da noi);
-smetterla di voler
controllare e prevedere tutto e aprirsi all'imprevisto e
all'impossibile.
Basterebbe poco ?
No. Ma sarebbe una vita migliore, anzi sarebbe una vita.
Nessun commento:
Posta un commento