sabato 25 novembre 2017

friday, bloody friday

Black Friday, venerdì nero dello shoppping.
Non festa, ma lutto.
La guerra insensata dei consumi si è scatenata anche ieri.
Come tacchini da scannare, milioni di persone si sono gettati a buttar soldi e a rantolare uno sull'altro per comprare nuovi cellulari, televisori, vestiti e borsette, gadget d'ogni tipo, tanta robaccia inutile.
Iniezione di fiducia (ma abbiamo mai pensato a questa immagine ?) per i mercati, il pil che cresce per un giorno, decine di miliardi in fumo.
Ennesima idiozia americana importata, fratello di Halloween e Babbo Natale in etichetta rossa.
A Oxford street, un colpo di pistola tra due persone che litigavano ha gettato migliaia di shopperanti nel panico, facendoli scappare fuori da negozi, e rovinando loro la tanto attesa festicciola.
Dovranno aspettare i prossimi saldi.

Venerdì nero in Egitto.
Centinaia di morti, islamici sufi in una moschea, abbattuti da due decine di guerriglieri che hanno sparato sulla folla, fatto esplodere bombe, mitragliato le ambulanze.
Ennesimo giorno di preghiera trasformata in un delirio religioso che fa stragi.
Quel che sta accadendo in Medio Oriente apre a scenari terribili: Egitto e sunniti vari che seguono Trump e Israele nel loro folle gioco al massacro antiarabo; Turchia, Iran e Siria che si uniscono alla Russia per combattere contro i primi; curdi, libanesi, yemeniti e palestinesi a fare da vittime sacrificali per le guerre e il dominio di altri.
E Medio Oriente è ormai anche Africa: e non più soltanto Egitto, o Somalia o Eritrea, ma anche Libia, Sudan, Kenia.
Il nero si espande in un Grande Oriente che implode.

Venerdì nero per le donne.
Più di cento uccise da amanti, mariti ed ex in meno di un anno.
Si prosegue a metter scarpette rosse in piazza, a dire che questo non è amore, a far convegni e fiaccolate per l'ennesima vittima.
Ma si resta sul piano del moralismo, della solidarietà, della celebrazione retorica.
Sembra di assistere a quel che avviene per la mafia o per la terra dei fuochi.
Quel che si dice 'inaccettabile' è invece 'accettabile', perchè di fatto si prosegue a far sì che accada proprio così e non altrimenti.
Ma se dovessimo intervenire sulla violenza di fondo, tutto il sistema salterebbe.
E quindi, cosa volete che siano, alla fine, 100 femminicidi all'anno ?
E' un costo, certo, non fa piacere, ma è accettabile, come un effetto collaterale che non si può evitare, visto che non si può e non si vuole cambiare in profondo la struttura violenta delle nostre relazioni quotidiane.



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