Purtroppo ormai è
chiaro che le nostre società (non mi allargo a dire 'l'umanità
intera', ma inizio a dubitarne) abbiano rinunciato a nutrire la
radice umanistica della loro costituzione: l'idea che l'educazione e
le relazioni formative possano portare le persone a convivere e a
stare insieme con piacere e lealtà, ad affrontare i conflitti con
rispetto ed attenzione, ad agire insieme le decisioni comuni in senso
politico.
Da quanto ci sei
tu, tutto questo non c'è più.
E cosa c'è ora, in
cambio ?
Siamo tornati ad un
sistema premio-punizione, puramente basato sulla convenienza, la
minaccia, il comando, l'utilità.
Questo hanno in
comune molte delle vicende a cui assistiamo oggi.
Le istituzioni
pubbliche, come ad esempio le Università o gli Ospedali, non vengono
più stimolati alla motivazione o al senso del loro lavoro, alla
cooperazione quotidiana nella ricerca e nello studio, alla qualità
didattica nel lavoro con gli studenti.
No, non ci si crede
più: tutto è apparentemente regolato da premi o punizioni connessi
a standard di valutazione da raggiungere, dai singoli e dalle
organizzazioni, in una competizione senza fine che mina alla radice
il significato originario dell'istituzione stessa.
E lo stesso modello che seguono le agenzie di rating e la Commissione europea
nei confronti dei processi economici dei singoli stati: dare pagelle,
e premiare e punire a seconda dei voti.
Gli accordi
politici non vengono più fatti a partire da idee, progetti, affinità
culturali, passioni condivise.
Prima si decidono i
modelli elettorali e, a seconda delle convenienze, si realizzano o
meno coalizioni o accordi, per prendere più voti o toglierli ad
altri, per poi separarsi e unirsi ad altri ancora, dopo aver ottenuto
i voti e i seggi.
Anche questo genera
un ulteriore sfiducia nella politica: non solo le divisioni generate
da personalismi e lotte per il potere, ma anche le unificazioni
forzate e motivate dall'opportunismo e dal puro calcolo.
Il cinema, la
televisione non favoriscono l'arte o il valore delle attrici, ma sono
solo una forma di prostituzione d'alto bordo, con la selezione che
avviene a partire da richieste e cedimenti sessuali, con relativi
premi o punizioni nei confronti della carriera a seconda di quanto ti
sei dimostrata disponibile al regista o produttore di turno.
Diventa quasi
impossibile, in un situazione simile, credere ancora a qualcosa o a
qualcuno.
E non solo a chi
usa il potere o violenta, ma anche a chi tace e acconsente, a chi ne
approfitta, o denuncia solo ora dopo aver ben bene colluso per anni
Resto colpito oggi
che i quartieri popolari iraniani crollati come castelli di carte
dopo il tremendo terremoto fossero stati chiamati dal regime con
nomi quali Rispetto e Gentilezza.
Anzichè usare un
buon cemento antisismico si è preferito infiocchettare i palazzi con
la retorica del bene.
Ci resta solo
questo: il bene vive talvolta nelle piccole cose quotidiane, nelle
passioni di un giorno o di una vita, nelle relazioni di minimi cuori
in ascolto.
Il resto ora è
solo violento dominio della funzione e del calcolo, che usa la paura
e la minaccia verso chi non ci sta e premia solo chi cede o abiura
alla propria libertà e dignità.
Questa, alla fine e in
profondità, è la sola paideia del nostro tempo.
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