sabato 3 giugno 2017

i morti, fanno...(2)

L'improvvisazione totale e il breve calcolo dominano il mondo e le nostre vite.
Qualcosa di decisivo e tragico accomuna l'uomo comune, il kamikaze, i politici, i nostri capi.
Si calcola e si improvvisa.

Così come noi decidiamo ogni giorno se andare a fare la spesa e dove, se proseguire a dormire o alzarci, quale cibo prendere dal frigo e quale lasciare al fresco, se ci sentiamo amati o capaci d'amore, se è il momento di togliersi i vestiti invernali...

Così un ragazzo si decide ad ammazzarci per strada facendosi esplodere.
Così un Presidente decide di abbandonare accordi sul clima perseguiti e propagandati per anni.
Così dei politici, divisi su tutto fuorchè sul loro potere, decidono che è il momento di andare a votare con una legge alla tedesca.

Altro che meditazioni profonde, altisonanti strategie, visioni a lungo termine, alte mediazioni, summit supremi.
Tutto avviene per caso, inventandosi di volta in volta prospettive, orientamenti e alleati.
Nella più assoluta inconsapevolezza filosofica di se stessi e di dove stiamo andando.
E, soprattutto, nella più totale (e colludente) menzogna su dove finiremo.


1 commento:

  1. Erano menzogna anche gli accordi precedentemente siglati da un presidente premio nobel per la pace con piu' morti sulla coscienza che capelli.
    Il controllo tecnologico sulla produzione e sulle conseguenti emissioni si fa perche' conviene, altrimenti saremmo ancora ancora all'epoca del fumo di londra della prima rivoluzione industriale e invece siamo sempre e solo al fumo negli occhi.
    Si fa cio' che conviene, secondo il calcolo breve da te citato, per esempio spiace che gli usa procedano con il fracking per l'estrazione di un petrolio destinato a costare sempre meno, ma e' una tecnica autorizzata in epoca Obama! E produrra' danni enormi alle falde acquifere.
    La tecnologia per produrre tutta l'energia a costo zero c'e', la macchina e' stata verificata proprio dal cnr italiano negli anni 70 ed e' stata offerta gratis ma non interessa perche' non conviene. Insomma il calcolo breve e' figlio di un altro calcolo che appare maggiore solo perche' valuta un tempo piu' lungo, ma e' breve anche lui.
    Nel caso in cui il calcolo di chi legge dovesse essere breve quanto basta per comprendere l'ipotesi di vedere una conferenza di due ore tenuta dal giornalista rino di stefano, puo' andare su youtube e cercare : "la macchina di dio", chi decidera' di non farlo, vivra' il risultato di un altro calcolo breve e fara' altro.
    Buon calcolo breve a tutti.

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