mercoledì 15 marzo 2017

libertà va cercando...

La Minestra Fedeli, quella che non aveva ancora frequentato l'Università, si è ritrovata circondata da un gruppo di studentacci arrabbiati (quelli che invece la frequentano), che in realtà attendevano soprattutto la cara Gelmini, un'altra laureata de' miei cojoni in trasferta, ed ha chiamato la polizia.
Scene d'altri tempi, come se ci fosse ancora Lama.
Studenti che vorrebbero studiare ma non possono più essere veri studenti che studiano in un posto in cui si possa davvero studiare protestano contro una che non potrebbe fare il Ministro dell'Istruzione ma lo fa.
E lei, come la sua famigerata ex, ha la faccia di pronunciare il solito ritornello dei violenti al potere: non si dialoga con chi usa la violenza! Accidempolina, che sincera democratica questa (nei secoli) Fedeli !
Ma come è stata fatta la riforma ? Chi è che non dialoga ?

Il referendum si avvicina ma -per quanto già depotenziato dalla Consulta- non si farà.
La legge sui voucher sarà cambiata, o si farà finta di farlo, così il referendum non potrà più abrogare una legge che non ci sarà più. Ce ne sarà una fotocopia, come il governo Gentiloni rispetto a quello di Renzi, ma formalmente sarà un'altra, e quindi...
Votanti che vorrebbero votare ma non possono in nome di lavoratori che non possono lavorare, ma vorrebbero (e non con i voucher, ovviamente...)
Io vorrei, non vorrei, ma se non vuoi...
Quindi, in sintesi: niente lavoro vero e niente referendum. Perfetto.

La Corte di giustizia europea ha dato ragione agli imprenditori che in Francia e in Belgio hanno licenziato delle loro lavoratrici che si erano rifiutate di togliersi il velo davanti ai clienti.
Quindi, o se lo tolgono o non lavorano.
Donne che vorrebbero essere islamiche sempre, ma non possono esserlo mentre stanno a lavoro.
Come se la nostra soluzione, che la religione sia un fatto privato e non pubblico, debba valere per tutti, e che sia una soluzione valida, senza dubbio alcuno, anche per noi.
Sempre che noi l'applichiamo, visti i crocifissi a scuola o negli uffici...
Ma la croce è un simbolo universale, diciamo, mentre il velo...
Ci meritiamo una, dieci, mille militanti (donne) di Al Qaeda.

A proposito di sedicenti religioni, ancora nulla di fatto sul testamento biologico e il fine-vita.
Aule vuote, tempi geologici, imbarazzanti silenzi, e profondissima quiete.
I veri morti sembrano proprio i politici.
Comunque, in sintesi: moribondi che vorrebbero morire a modo loro, ma non gli è concesso neppure questo.
No, dobbiamo sottostare agli accanimenti terapeutici, alle flebo, ai respiratori forzati,
Perchè la vita non è nostra, dicono i cattolici.
E anche chi non è cattolico deve diventarlo, almeno in punctum mortis.
Chi vuole morire non può, chi vuole essere ateo non può, chi non vuole soffrire inutilmente non può.
Dalla culla alla bara, sempre liberi...


1 commento:

  1. "purtroppo" intervenire in "emergenza" esclude (con enorme rammarico) esperienze più profonde e condivise (...democratiche?). L'emergenza è funzionale e va mantenuta perché è autoalimentante. Poi ci si abitua, ma nulla è più rassicurante dell'abitudine! Così cade ogni tentativo di cogliere un qualunque problema al di fuori del marketing relazionale collettivo. Parafrasando Totò: "il problema c'è, ma non si vede".

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