E' arrivata la primavera astronomica (quella meteorologica, da tempo, purtroppo): dovremmo star meglio col sole e la luce.
La Norvegia supera la Danimarca e vince la classifica della nazione più felice della terra.
Terra bellissima, ma ho i miei dubbi che possano essere felici, con tutto quel buio per metà dell'anno.
Io ho passato dei giorni difficili, non proprio felici.
Giorni di ri-chiusura, temporanea, che mi permettono ogni tanto di ritornare a me stesso, a leccarmi eventuali ferite al coperto, a riprendere tempi e spazi solo miei (o almeno questa è l'illusione, che è lo stesso).
Lascio persone e rapporti ed anche qualche lavoro in stand-by mentre mi rifaccio il check-in.
Niente lifting, ovviamente.
Ma un rimessaggio dell'anima sì, ne ho bisogno.
Ora me ne sto al giardinetto, in versione quasi 'fare il morto', a prendere aria, respirare, star zitto.
Il rientro dall'Indonesia non è stato facile, mi fa fatica star qui, lo sapete.
D'altra parte, almeno per una parte dell'anno, devo anche lavorare un pò, no ?
La società lo esige.
Non ci si può sottrarre sempre e comunque ai riti sociali, purtroppo.
Magari anzi è una fortuna potersi sentire normali qualche volta e per un pò.
Oggi ho sentito dei pianti e dei lamenti dalla finestra di casa dei due anziani che condividono il mio stesso pozzo luce, lato bagno.
Credo che la signora si sia sentita male, il medico parlava di infarto cerebrale, ma non ho capito se sia morta.
La figlia continuava a ripetere: Ma ieri stava bene, stava bene, puliva casa...
Le cose accadono così, si vive e si muore, all'improvviso.
Ho pensato a me, se morissi in un attimo, in questa mia amata casa, sempre più bella.
E a chi, quando morirò, sentirà i miei parenti o i miei amici piangere per me, dalla finestra.
Felicità, mangiarsi un panino insieme a un bambino (o sotto un banano?) è felicità...!!??
PS: Al Bano ieri è stato di nuovo beccato da un'ischemia, ma è felice e sereno.
Un vero sempreverde, non c'è che dire.
Lui sì che non invecchia. Non come me.
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