giovedì 11 febbraio 2016

è quel che è

In un certo modo 'ti amo' dice tutto, c'è tutto in 'ti amo', e quando diciamo 'ti amo' diciamo tutto.
Ti amo un po', ti amo molto: si sa già che questo non è amore.
Se qualcuno vi chiede 'mi ami?' e voi gli rispondete 'sì, ti amo molto', l'avete già deluso.
Con ciò voglio dire che 'ti amo' è assoluto, dobbiamo dire 'ti amo' e basta. Non possiamo quantificare...
E tutti sappiamo che stiamo affermando qualcosa di diverso da qualunque altro tipo di dichiarazione, come potrebbe essere 'sono contento di trovarmi con te'; incontrando dei cugini, ad esempio, o dei vecchi amici, siamo contenti, ma non diciamo loro 'ti amo'.
Noi pronunciando 'ti amo' diciamo davvero qualcosa di molto particolare e allora viene immediatamente da chiedersi: ma che cosa stiamo dicendo, che cosa vuol dire ?
Posso dirvi che nessuno è in grado di rivelare il senso di queste parole, nessuno.
Potrei illustrarvi migliaia di pagine in cui si afferma che nessuno può rivelare il senso di queste parole o che il loro senso è sempre al di là di ciò che possiamo dire, che questo senso risiede unicamente nel fatto di dirle...
Ma quando lo diciamo sinceramente, sappiamo di esprimere quel che può essere detto di più intimo.
'Intimo' è il superlativo latino di 'interiore', che in latino vuol dire 'più interno di'.
L'intimo è ciò che è maggiormente interiore, più profondo, e dunque più segreto, più riservato, ciò che mi appartiene di più, e lo è a tal punto da poter essere mio senza che io stesso lo sappia, senza che io possa veramente spiegarlo.
Quando dico 'ti amo', dico quello che c'è di più intimo per me e per l'altro, perchè lo coinvolgo nella sua intimità.
Per questo il soggetto è molto imbarazzante...

Il cielo è rasente la terra...
L'amore deve essermi rivelato.
Quando amiamo diamo l'amore all'altro, ma diamo qualcosa che noi stessi riceviamo da un'altra parte, dall'altro forse, al di fuori del rapporto con noi stessi e del rapporto dell'altro con se stesso.
E' qualcosa che non viene da nessuna parte e arriva da ogni dove, e ci permette di rivolgerci a un altro quando siamo presi, colpiti, da lui o da lei.
'La bellezza di una persona è l'effetto in lei del sentimento che ha di essere desiderata' (D. Hume)
Questa è un'idea magnifica, l'antidoto alla bellezza da rotocalco.
Capovolge quella stupidaggine o mezza stupidaggine secondo cui il rospo trova bella la rospa o quell'altro luogo comune, l'amore è cieco.
Non è affatto così: piuttosto, l'amore rende belli.
Non bisogna pensare ai modelli da copertina, la bellezza di una persona è ciò che la rende disponibile a mettersi in rapporto, a presentarsi come se stessa, inassimilabile a qualunque modello, canone, o immagine di sorta.
E' per questo che l'immagine dell'amore immaginario non deve allontanarsi troppo dalla persona reale.

L'amore non è altro che questo, il rapporto con il valore assoluto di una persona.
Tutto il problema e la difficoltà sono nel fatto che il valore assoluto di una persona è anche il suo mistero assoluto.
Per questo l'amore è così difficile, pieno di rischi, di pericoli tanto quanto lo è di bellezza, forza e passione.

Pensa che un amore possa essere eterno ?
Prima di tutto vi ricordo che dovreste usare correttamente la parola 'eterno'.
Eterno non significa sempiterno. L'eternità non è ciò che gli scoliasti del medio evo chiamavano 'sempiternità'. La sempiternità è ciò che dura per sempre.
Eterno significa ciò che è fuori dal tempo. L'amore è eterno nel senso nel senso che 'è fuori dal tempo', non di 'ciò che dura per sempre'.
Certo quindi che un amore può essere eterno, fuori dal tempo.
Dopo che ha avuto inizio non ha più senso parlare di durata...

(Jean-Luc Nancy, M'ama, non m'ama, 2008)


1 commento:

  1. Bellissima: la difficoltà sono nel fatto che il valore assoluto di una persona è anche il suo mistero assoluto.
    Anche l'eternità fuori dal tempo.

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