giovedì 19 giugno 2014

sul carro del vincitore

Renzi avanza sul suo carro, imperator vittorioso in tutte le battaglie che non contano (mentre la crisi continua a fare strage di persone e denaro).
E tutti lo inseguono, accorrendo ai suoi richiami, inseguendo ansimanti la sua corsa, con la lingua fuori, penzoloni...
Grillo va a Canossa, non più illuso di poter far cadere il governo o di mandare tutti a casa.
Vendola perde i pezzi, dopo esser stato nel guado di una cosiddetta sinistra di governo che non sta al governo, ma neanche all'opposizione.

La Regione Sardegna, ora che deve far cassa anche con le coste e i mari, non avendo più nient'altro da s-vendere, cerca di liberarsi dell'enorme fardello delle servitù militari.
Anni e anni di pacifismo non hanno ottenuto nulla, ma forse la catastrofe economica qualcosa otterrà.
D'altra parte, il non senso della guerra appare davanti agli occhi di tutti.
La 'missione compiuta' del super vincente George Bush, al cui carro tutti sono corsi un decennio fa, adorando le sue armi dal cielo e le sue bugie, si rivela oggi in tutta la sua fragilità e assurda sicumera.
L'Iraq è in totale caos: gli insurgents sono ormai sostenuti da buona parte del popolo, i governi fantoccio sono soltanto violenza e corruzione, l'ingiustizia è l'unica legge.

C'è sempre tempo per accorgersi di chi vince davvero e chi perde.
Il tempo, talvolta, è galantuomo.
Ma, nel frattempo, prosegue la strage (di persone, risorse e valori).
E corre verso la perdizione, e non lascia il fiato.
 



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