Sconfitti malamente dal CostaRica e
soprattutto dal nostro non gioco.
La difesa non è più quella di un
tempo.
Abbiamo preso due gol da polli, molto
simili tra loro, in due partite.
Ora si parla del blocco centrale
Juventus, dimenticando che -pur essendo il meno bucato in Italia- è
stato ampiamente sconfitto e superato in Europa.
E' come il nostro paese: non riusciamo
neppure più a mantenere il risultato, a preservare quel che eravamo,
a conservare l'esistente.
Ne prendiamo da tutti, e continuiamo a
dar la colpa all'arbitro.
Ovviamente, il Grande Centro(campo) è
affollatissimo, pletorico, ingorgato.
Il nostro modulo attuale è un 2-8-1,
di fatto.
Roba mai vista.
Dovrebbe far da barriera e filtro, ma
poi anche essere capace di fare gioco, tener palla e rilanciare.
Tra tutte queste lodevole intenzioni,
riusciamo solo (e male) a tener palla, in una sorta di tiki taka di
provincia, con i sedicenti piedi buoni che ieri sbagliavano
ripetutamente i più semplici passaggi e appoggi.
E' il caldo, si dice. Che, come sempre,
c'è solo per noi.
L'attacco non c'è, un'unica punta (un
bambinone alto e montato, che sfonda su Twitter ed escort (buon per
lui), ma molto meno in campo (no buono per noi).
Immobile resta immobile in panchina, si
ricicla Cassano, Insigne e Cerci (i giovani) vengono messi solo per
disperazione, alla fine, per stroncargli la carriera.
I soliti giovani maltrattati in Italia,
anche se meglio pagati di tutti gli altri, quelli che non erano a
Recife, ma vivono a Pompu o a Vibo Valentia.
Nel frattempo Prandelli, il
renzian-coach, si inventa cambi di facciata per non cambiar nulla e
perchè nulla cambi: un conservatore democristiano travestito da
innovatore progessista.
E, come il suo vater, ci invita -dopo
l'umiliante sconfitta- 'a guardare avanti e a pensare in positivo'...
Immagino, quindi, che martedì con
l'Uruguay giocherà con Jovanotti in porta.
Ma non credo che El Matador Cavani
ascolterà le sue canzoni e si commuoverà per noi.
Usciremo dai mondiali, ma con
ottimismo.
Dopo aver puntato allo zero a zero,
come sempre, per passare il turno, come si dice, 'all'italiana'...
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