Sabato scorso, il prode Caserini mi ha invitato ad un dibattito a Lodi sul futuro dell'Europa (elezioni europee, lista Tsipras e disntorni...).
Mi sono ritrovato in una cena di autofinanziamento, all'ex dopolavoro ferroviario, con una trentina di persone, età media piuttosto elevata, quanto la rigidità mentale ed ideologica dei presenti.
Si è visto di tutto, tutto quello che la sinistra tradizionale ha da sempre offerto e può offrire: la libraia di Sel, pasionaria da guerra di Spagna in ritardo; l'eminenza grigia di Rifondazione comunista che parla ancora come Lenin o Stalin; uno che attende il cambiamento rivoluzionario, ma intanto 'si deve votare' per il parlamento borghese, come scelta tattica dentro una strategia rivoluzionaria; uno che si lamenta per le leggi europee sulle caldaie e gli ascensori; un gruppo di pochi giovani che se ne va presto, completamente fuor d'acqua; uno che mi invita a leggere e a studiare un pò di più. etc etc...
Insomma, sembrava una situazione da anni 80, ma del 1800, roba da Seconda o Terza Internazionale, senza ovviamente le speranze e gli entusiasmi di allora.
Soltanto il ripetersi di discorsi retorici, ripetitivi e assolutamente chiusi al dialogo e al nuovo.
Ironia non pervenuta, considerata anzi un crimine da un sedicente avvocato che ulrlava ripetutamente 'cazzo, cazzo'...
Insomma, un vero delirio organizzato, quasi comico, se preso per un certo verso.
Gliene ho detto tante, ma tante, per sterminarli e divertire un pò.
Ma erano già morti.
Sino a quando i partiti di Ferrero, Vendola, Rizzo, Ferrando e compagnia bella non si rottameranno, non potrà nascere niente di buono a sinistra del PD in Italia.
Ecco perchè ci si affida a un greco e a quattro intellettuali: per coprire partitucoli impresentabili, per proseguire impenitenti a coprire il vuoto con puri artifici gonfi solo di retorica.
Ma Ingroia docet.
Inutile laccare il riporto su una testa calva.
Al primo colpo di vento, la zucca si rivela nella sua insipienza e nuda verità.
E ancora una volta, si sarà solo rinviato l'inevitabile sepoltura dei morti viventi che si aggirano ancora tra noi, poveri moribondi di passaggio...
Nessun commento:
Posta un commento