mercoledì 4 marzo 2015

tornare

La febbre è passata, mi scopro dimagrito, asciugato, con la faringe ancora in allarme, e la tosse che sta lì.
Il cellulare Alcatel ha smesso di funzionare dopo tanti anni di onorato servizio.
Ho preso un piccolo Nokia nero, semplicissimo, solo telefono ed sms,
Nessun passaggio allo smartphone o al touch, o alla moda.
Il telecomando del televisiore funziona a intermittenza, ho provato a cambiare le pile, ma è proprio esaurito.
Se non ne trovo uno equivalente, tra quelli vecchio tipo, dovrò cambiare tv. Bah!
Ieri, uscendo da vedere Birdman (che, sinceramente, non mi è piaciuto), ho rotto la cerniera del mio vecchio giubbotto spigato verde e nero.
Stamattina l'ho buttato e mi sono comprato una nuova giubba blu.
Sono andato alla banca e ho chiuso con la Carta di credito che mi è stata divorata dalla UOB di Sandakan.
A giugno lascerò anche il conto da loro, voglio chiudere più cose possibili del passato, relitti che mi stanno attaccati alle spalle.
Oggi ho finito con gli esami il corso TFA ( i corsisti affettuosissimi come sempre...), e martedì inizio le nuove lezioni di quest'anno.
Mi sono fatto una doccia calda, mi sono cambiato le mutande e le lenzuola, ho fatto due lavatrici con la roba del viaggio.
Ho preparato tutti i pacchetti con i regalini e pian piano li darò.
Mi sono comprato le nuove parole crociate e il nuovo Julia.
Insomma, tutto a posto....Sto tornando a casa, anche con il sonno e con la mente, non solo col corpo.

Intorno, le solite storie di sempre.
Tsipras che si fa eleggere su un programma urlato e che poi ne deve fare un altro.
Renzi che esegue il suo show e ci twitta dalla mattina alla sera.
Draghi che -da vero e unico padreterno- rimette a noi i nostri debiti.
Berlu è ancora lì, a prenderle in politica e a guadagnar soldi in Mediaset.
Il Paese prosegue ad essere illuso per uno 0.1 in più di pil o per uno 0.1 in meno di disoccupati.
La fiducia risale, dicono.
Fanno solo ridere, di cuore.
Ma ora, se rido, mi viene la tosse.
Quindi, muto.


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