Giorni di riposo, passeggiate al sole, calduccio, divanetti, parole e silenzio.
Vivì e Antoine, i medici senza camice, sono arrivati però con stetoscopio e tesserino, e con tutta la loro intelligenza, affetto e passione: mi hanno osservato, auscultato, consigliato, curato.
Mi hanno intrugliato con gargarismi al limone e spruzzini alla menta.
Mi hanno antibioticizzato con clemenza.
Mi hanno preconizzato futuri dolenti, tra faringitici, infettivi od oncologici.
Ed io, con la mia ironica ipocondria, a stargli dietro, per gioco.
Insomma, siamo stati proprio bene insieme.
Sembrava una puntata del nuovo serial 'I medici a casa'.
Ed è capitato a me, che fortuna...!
Meglio dell'Isola dei Famosi.
Il tutto è stato condito da fregola, bottarga, gamberoni e sebadas.
E dal piacere di stare insieme, risate sul vivere e il morire, tra livelli e metalivelli, giornate all'aria e lunghe notti al buio
La salute, direte voi ?
Oggi la tosse va meglio, ed anche la voce.
Resto debolino e umidiccio, anche per la pioggia intorno.
Ma miglioro, direi.
Comunque, rassicuro i leggenti-veggenti, andrò dal medico a breve.
Credo che resterò vivo anche questa volta, purtroppo (per voi, oltre che per chi scrive).
Il Cagliari, l'Italia e il mondo stanno molto peggio di me.
Distraetevi, pensate a loro.
Lasciatemi qui, sull'amaca, a godermi la vecchiaia.
Baci.
Nessun commento:
Posta un commento