giovedì 9 ottobre 2025

andate in pace, rendiamo grazie a dio (trump)

Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate…

Ci si inoltra, con gli accordi di Sharm, nel nuovo girone infernale della storia medio-orientale: si riparte con speranze di pace (leggi: pacificazione forzata), con impegni alla ricostruzione (leggi: affari di arabi, americani ed europei), slogan dei 'due popoli due stati' (leggi: uno stato dominatore ed arrogante ed un popolo di straccioni, oppressi e disperati).

Quel a cui stiamo assistendo è una storia già vista e già fallita più volte, ancor prima di iniziare. Ma ogni volta si finge di crederci.

I potenti ed i loro lacchè (giornalisti e politici di ogni sorta) non si vergognano di esaltare gli accordi che porteranno al cessate il fuoco e alla riconsegna di ostaggi e prigionieri. Umanamente vergognoso.

L'importante ora -si dice- è far cessare le ostilità e liberare i prigionieri. Si festeggia, per questo, a Gaza come a Tel Aviv. Umanamente comprensibile.

Ma cosa li aspetta e ci aspetta?

Ancora una volta chi media ed ora aspira al Nobel è lo stesso che prosegue ad armare e a foraggiare la guerra.

Ancora una volta la guerra fa la pace, sino a quando vorrà, e riprenderà la guerra, quando vorrà.

Ancora una volta arriveranno gli affaristi ad investire e far profitti su terre occupate e straziate dalle bombe, promettendo prosperità e sviluppo per tutti.

Ancora una volta vince la prepotenza e la menzogna più totale.

Mentre Hamas viene invitata a lasciare le armi ed il potere, i servizi segreti ammettono che, con lo sterminio, sono entrati tra le sue fila altri 35000 nuovi miliziani, con ancora più odio in corpo verso Israele ed i suoi alleati. Quanti attentati ci aspettano?

Mentre Israele viene invitata a ritirarsi e a cessare il fuoco, nel frattempo prosegue ad arroccarsi in una zona cuscinetto sempre più ampia a Gaza e ad occupare ulteriormente e violentare la Cisgiordania.

Mentre i governi arabi ed islamici si prestano alla resa palestinese, proseguono il loro doppio gioco sui due tavoli dell'inimicizia coperta e dell'alleanza apparente con l'Occidente.

Ed i palestinesi, ancora senza Barghouti e fatte fuori ANP ed Hamas, a chi si dovranno affidare ora? A Blair e ad Al-Altani?

E che ne sarà delle denunce, delle incriminazioni, degli atti di accusa presentati in questi due anni in punta di diritto? Non se ne farà nulla, vedrete.

Sempre che anche questi primi passi si compiano, i prossimi appartengono solo alla retorica politica, non certo alla realtà.

Peraltro, molte delle idee prospettate nel progetto sono terribili, se davvero si realizzassero.

Su queste basi, inutile illudersi che si stia aprendo un processo di pace.

Sino a quando la violenza sarà premiata e i mediatori saranno gli stessi guerrafondai non si potrà parlare di pace. Quel che si sta perpetrando in Egitto è l'ennesima versione della guerra e non porterà ad alcuna risoluzione del conflitto tra israeliani e palestinesi: è soltanto l'ennesima pezza su di esso, volta a favorire soltanto i soliti interessi di parte (i nostri).

Ora abbiamo bisogno che Israele si fermi per un pò, che tacciano le armi per ri-iniziare a fare affari sulla pelle di quei poveracci (che faranno la solita fine, sempre che siano ancora vivi).

E' solo la guerra che prosegue, ogni volta, come un inafferrabile, invincibile camaleonte.

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