In un profetico pamphlet anti-Nixon del
1971, uno spumeggiante Philip Roth prende in giro il Presidente e la
stampa che finge di intervistarlo.
I giornalisti hanno nomi come Mr.
Leccaculo, Mr.Audace, Mr. Rispettoso, Mr. Sagace, Miss Incantevole,
Mr. Pratico, Mr. Coglimi in contraddizione, Mr. Affascinato, Mr.
Ragionevole, Mr. Fattivo...
In generale, non ce n' è uno che
faccia una domanda decente, appaiono tutti sdraiati come scendiletti
davanti al capo.
Il brano mi è tornato in mente mentre
guardavo (zapping) il 'nuovo' Ballarò e il 'nuovo' DiMartedì.
La solita sbobba, la trita ripetizione
di luoghi comuni, delle solite domande e delle solite risposte.
Una noia mortale.
Molto meglio 'Piazza Pulita' di lunedì,
dedicata alle guerre, all'Isis e al Kurdistan.
Ottimi servizi dal fronte, vero
giornalismo.
Non capisco. Come possono questi
giovani dire quello che dicono di me ? Come possono scandire quegli
slogan, brandire quei cartelli...su di me ?...
Eppure quando ho fatto quel discorso
a San Dementia sembrava tutto così...così perfettamente e, se me lo
consentite, così brillantemente innocuo. Cinque minuti dopo non
ricordavo neanche più che cosa avevo sostenuto. E adesso i miei
avversari politici sono talmente desiderosi di spodestarmi, mancano
talmente di rispetto, non solo a me, ma all'augusta carica della
presidenza, che hanno preso le poche parole inoffensive e
assolutamente prive di significato pronunciate da me quel giono e le
hanno trasformate in questa mostruosa vergogna!
Signori, io non sono un pivellino,
lo so che in politica si gioca sporco.
Ho visto ogni sorta di trucchi e
raggiri, falsificazioni, mistificazioni, distorsioni, citazioni
fuorvianti, nonché, ovviamente, sfacciate negazioni della verità.
Anni fa sono stato a guardare con
disgusto e orrore quando hanno messo in croce il senatore John Mc
Catastrophy solo perchè continuava a cambiare idea sul numero dei
comunisti al Ministero degli Esteri...
L'altra sera sono andato a vedere 'The look of silence' (che
tradurrei 'Lo sguardo del silenzio'), un docu-film dedicato alle
stragi di 'comunisti' (un milione di persone uccise) in Indonesia,
nel 1965.
Tutta propaganda americana, i comunisti non c'erano: si trattò di un
colpo di stato militare in piena regola, e quelle persone sono ancora
al potere, impunite, laggiù.
Le vittime, ancora oggi, hanno paura di ricordare, rimuovono, negano,
affidano a Dio la vendetta.
I carnefici ne parlano ridendo, esaltandosi nel ricordo, pensandosi
ancora eroi e salvatori della patria. Terribile, ma da vedere.
Tricky:
Capisco...capisco...Va bene, ci sto! Ecco...così bisogna comportarsi
durante una crisi, con risolutezza! Proprio come ho scritto nel mio
libro: 'Un agire risoluto allenta la tensione che va accumulandosi
nel corso della crisi. Quando la situazione richiede che un individuo
si trattenga per un lungo periodo dall'agire con risolutezza, allora
la crisi può diventare estremamente sfibrante'.
Vedete, il
punto non è che cosa si decide, ma il fatto stesso di decidere.
Altrimenti c'è
quella dannata tensione, troppa tensione, e vi garantisco che si
rischia di crollare.
E io fino a
quando sarò Presidente degli Stati Uniti non crollerò, voglio che
questo sia ben chiaro.
Se leggete il
mio libro, vedrete che tutta la mia carriera consiste, più che in
qualunque altra cosa, in questo:non crollare. E non intendo
cominciare adesso...
(le citazioni
sono tratte da Ph.Roth, La nostra gang, Einaudi)
Non sembra di sentire Renzie ?
Anche ammettendo che non siano in malafede e che ci amino davvero, e
che facciano tutto questo (anche) per il nostro bene, e che ci
credano sinceramente (è dura, ma proviamo a crederlo).
Ammesso e non concesso tutto questo, Renzie mi sembra come quell'ex
fidanzato che ha avvinto in un abbraccio mortale la sua ex e si è
buttato dal settimo piano con lei, ammazzando entrambi.
Questi non crollano, dicono.
Ma quando crollano ci portano con sé nell'aldilà, per amore.
E forse moriremo solo noi, per giunta.
Loro hanno sempre il paracadute, anche quando fanno la scena di
suicidarsi.
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