L'ascesa del Movimento 5 Stelle ?
La prima grande illusione di queste elezioni amministrative è l'ascesa (il boom, alla faccia di Re Giorgio, il presidente di tutti (?!)) dei 'grillini'.
In tutte le fasi storiche di crisi e di sbandamento crescono movinenti e partiti che richiamano temporaneamente i delusi di altri partiti,gli astensionisti in pectore, i protestatari.
Ma attenzione all'avverbio: temporaneamente.
Non mi pare che Grillo, i suoi candidati ed i suoi elettori possano rappresentare qualcosa di più di una meteora, in attesa di meglio (o di peggio).
Una buona alternativa, senz'altro, alla Lega (da cui trae un bel pò di voti oggi) e alle formazioni neonaziste e di estrema destra (che invece vanno avanti in altri paesi europei).
Ma, secondo me, come sapete, sarebbe meglio far partire una bella campagna di disobbedienza civile per un astensionismo di massa, pubblico e politicamente motivato.
Svuotare le dinamiche elettorali tradizionali e mandarle definitivamente in tilt.
Non continuare a dar loro credito, immettendo linfa nuova e fresca nel solito Moloch.
Che, ineluttabilmente, è solo questione di (poco) tempo, le divorerà e omologherà, come sempre.
La fine del Terzo Polo ?
Fallimento del progetto Terzo Polo, dice lo stesso Casini.
E' certamente così: l'esperimento dei tre piccoli porcellin (Rutelli, Fini e Casin) non sfonda.
Anche perchè oggi chi si avvicina troppo a Monti, elettoralmente, muore.
Ma attenzione: per un Terzo Polo che schiatta c'è l'ipotesi di Grande Centro che avanza.
Quel che Casini ha in mente (e che potrebbe avere successo, vista la matrice profonda dell'elettorato italiano, fondamentalmente di destra democrista) è l'espansione di una grande area di Centro, sedicente moderata, che non raccolga solo i pezzi sinora raccattati, ma si riprenda anche pezzi di PdL e Lega, ormai in coma profonda, e destinati a morire con i loro leader fondatori, da tempo in rianimazione e coperti di scandali e vergogne.
A meno di trasformazioni più profonde e rivolgimenti rivoluzionari, il progetto Grande Centro resta non solo in piedi, ma ben piantato nel futuro del nostro triste paese.
La tenuta del Centrosinistra ?
Altro leit-motiv dei commenti politici, soprattutto sulla stampa stile 'La Repubblica' o 'L'Unità'.
Il PD e il Centrosinistra unici a reggere, tra le macerie.
Chi si accontenta gode, verrebbe da dire.
Ma Vendola e Di Pietro sanno molto bene che, su questa strada, non si va avanti di un passo e che loro stessi rischiano di perdere voti, verso l'astensione o i 'cinquestelle'.
Con un Bersani che, inevitabilmente, continua ad aggrapparsi sugli specchi, stretto tra i due 'alleati' e la linea Veltroni-Ichino, e ad oscillare paurosamente, tirato per la giacchetta di qua e di là.
La 'Cosa' continua a non convincere, a non generare fiducia, a non dare speranza.
Il Centrosinistra continua ad essere un 'buco nero' della politica italiana.
Tiene, si fa per dire, perchè ha ancora una parte di elettorato stabilmente ancorato al territorio e alla storia del PCI, e che resta genericamente progressista e riformista.
Ma una roba simile non potrà mai avvicinare le giovani generazioni o i perplessi, gli astensionisti e gli scettici.
E soprattutto non potrà mai nè capire nè tantomeno generare qualcosa di veramente nuovo.
Inutile farsi illusioni: ci deluderà sempre.
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