venerdì 11 luglio 2025

disobbedienze

Voglio ringraziare i due studenti che hanno deciso di non dare l'orale alla maturità.

Lottare per uscire dalla macchina tirannica delle valutazioni e del merito è una prima azione decisiva per la liberazione dei giovani dal mondo che gli adulti hanno costruito per loro e a loro discapito.

A discapito e nella trascuratezza più totale verso il senso ed i valori della relazione educativa, a scuola e nelle Università.

E' importante che qualcuno di loro ce lo ricordi ancora e non ce la faccia passare liscia.

E che scateni le reazioni di ministri, presidi, giornalisti e politici contro un inatteso boicottaggio di rituali consunti e autoritari.

La valutazione non dà voti, nè tanto meno sentenzia presunte maturità.

Quando mai arriveremo a togliere valore legale ai titoli di studio?

Quando la faremo finita con questi titolifici di massa?


La valutazione è un processo che non possiamo evitare.

Riflettiamo continuamente su noi stessi e sugli altri, su quel che va o che non va.

Ma deve avvenire all'interno di un processo formativo che è fatto di intese, conflitti, cooperazioni, discese e risalite, eventi e casualità, ripetizioni e novità.

E non deve avvenire in un clima ansiogeno, competitivo, prestazionale, comparativo.

E' da questo che quei giovani provano a fuggire, come molti altri (che se ne lamentano, ma senza agire o protestare apertamente ed insieme ad altri...).

Li ascolto ogni giorno, tra una lezione ed un'altra, tra un esame ed un altro.

Sarebbe importante, anche per noi adulti, non lasciarli soli.


PS: Sto leggendo Diluvio di S. Markley: un bel romanzo sulla catastrofe climatica e sulle azioni dirette nonviolente dei prossimi anni.

PPS: Ieri è morto un altro grande disobbediente, Goffredo Fofi. Un grazie anche a lui ed al suo amabile ed amorevole caratteraccio.






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