giovedì 28 settembre 2023

astuzie della ragione

Napolitano e Messina Denaro morti e seppelliti negli stessi giorni. Qualcosa vorrà pur dire. Potenti in vita, lo saranno anche dopo la morte: resteranno modelli di un potere mafioso (uno legalizzato, suadente, civile e diplomatico; l'altro illegale, diretto e aggressivo, ma anche connivente e collusivo con quello del primo).Il nostro paese ha sempre avuto bisogno di entrambi e ancora ne avrà. Impossibile ed inutile dubitarne.

Don Patriciello chiede la presenza del governo a Caivano e la Meloni gli risponde con leggi punitive, blitz polizieschi, ristrutturazioni a tappe forzate. I due trovano così la loro sintonia pastorale. Il loro recital a due canta la solita canzone, spacciata -come sempre- per nuova e risolutiva: basta col buonismo che fa male ai giovani. Come se i giovani fossero cattivi perchè trovano intorno troppa educazione, troppa accoglienza, troppo ascolto, troppe intime soddisfazioni. Ridicoli, patetici e orribili entrambi, quei due. Ma il don è anche peggio della premier: quella fa il suo lavoro da fascista in erba, è lui che non fa il suo, ma solo quello di un gendarme in tonaca. Paternalismo e maternalismo uniti nella lotta. Peggio di così...si muore. E infatti a Caivano ed altrove si continuerà ad uccidere e morire.

Pure gli arroganti, prepotentissimi e boriosi francesi se ne vanno dal Mali, infine. Tutto il neocolonialismo occidentale va a rotoli, dopo decenni in cui aveva solo finto di decolonizzare l'Africa. Nuovi golpe si succedono e si dimenticano in questi mesi, a costruire nuovi colonialismi di nuovi padroni, di cinesi o russi o di chissachì. Tutto questo, mentre noi blateriamo di 'Piano Mattei per l'Africa', di ipotetici rapporti 'non predatori', di aiuti a quei paesi che massacrano i migranti pur di non farli partire sin qui. Ma le astuzie della ragione ci sommergono ormai, senza rimedio, come uno tsunami emergente da un Mediterraneo che è e sarà sempre meno 'nostrum' e sempre più di chi non ne può più di noi e dei nostri vecchi e nuovi imperialismi.

Più la natura si ribella alle violenze degli umani e più gli umani si convincono di dover insistere a crescere, competere, guerreggiare tra loro e con lei. La ragione progressista si rivela oggi la più regressiva della storia, la più proterva e irreversibilmente votata all'autodistruzione che mai l'umanità abbia prodotto, con strumenti e rapidità mai sperimentate e possedute prima d'ora. Mentre distruggiamo il pianeta ed il pianeta ha ormai scelto di estinguerci per salvare qualcosa di sè, noi insistiamo a distrarci con digitalizzazioni, robot e consumismi ancora più sfrenati. E tutto questo lo chiamiamo 'sviluppo sostenibile' !  Sì, è del tutto ragionevole che finiremo male...

 



 

 




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