sabato 8 settembre 2018

passare in rassegna i mali del mondo: rassegnatevi !

L'Unione Europea è in mano alla finanza ed ai mercati e fa una politica di destra.
Le sue politiche favoriscono il malcontento ed il razzismo con conseguente ascesa dell'estrema destra.
Anche il Parlamento europeo, alle prossime elezioni, finirà in mano alle destre radicali.
Ci toccherà sopportare la falsa alternativa tra Macron-Renzi-Merkel-Sanchez che faranno fronte comune contro i vari nazifascisti postmoderni alla Salvini, AFD, Le Pen e soci.
Il resto (rosso, verde, arancione, blu o giallo che sia) è già alle spalle.
Compresi i Cinquestelle nostrani, ormai inghiottiti dal governo Conte e dai loro alleati.
Rassegnatevi!

Il cambiamento climatico sta presentando il conto e quest'estate ha proseguito il suo spettacolo senza che si batta un colpo. Le dimissioni del ministro dell'Ambiente in Francia ci fanno capire che -finita la kermesse dei vari COP- la realtà è un'altra e non lascia spazio a speranze di cambiamento.
Se non lo faranno i mercati attraverso l'impoverimento progressivo delle maggioranze popolari, se non lo faranno i militari con le loro guerre e guerricciole, ci penserà il clima ad accopparci tutti entro i prossimi venti-trent'anni.
Rassegnatevi!

Ci stiamo infilando dentro una crisi delle relazioni internazionali senza precedenti, che ci porterà dritti dritti ad una terza guerra mondiale guerreggiata.
La tempesta perfetta dei dazi e gli attacchi di Trump, i casini incontrollabili in Medio Oriente, l'ascesa di nuove potenze anti-americane (Russia, Turchia, Cina, Iran), l'implosione suicida dell'Europa fanno sì che ci siano tutti gli elementi per un passaggio d'epoca.
Senza più alcuna remora od antidoto, neppure apparente.
Rassegnatevi!

Detto questo, ancora una volta, mi taccio.
Come vedete, mi sta passando ultimamente anche la voglia di scrivere.
Tra poco, credo, non parlerò neppure più.
Rassegnatevi !





 

1 commento:

  1. Citando il grande Oliviero Malaspina: "sarebbe meschino chiedere a dio una salvezza che in fondo non vogliamo".

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