'Ehi Jack', dice mio padre, cercando di incrociare il suo sguardo nello specchietto retrovisore, con un sorriso finto e un tono scherzoso. 'Coraggio, piccolo. Andrà tutto bene!'. Jack spegne il tablet e lo capovolge, poi ci appoggia le mani intrecciandole compostamente. 'Questo lo dite sempre', fa lui in tono dolce. 'Sei mio padre, ma sei anche un bugiardo'. Dal sedile di fronte arriva solo silenzio.
(Lydia Millet, I figli del diluvio)
Ogni volta che ci troviamo davanti ad un dilemma vogliamo risolverlo, in qualunque modo, purché non resti tale, purché si dilegui e non si mostri. Una soluzione consueta è quella di affidarci a qualcuno (il Risolutore Risoluto, o RR), con il quale da quel momento si viene a determinare una relazione gerarchica: chi risolve sta sopra, chi attende la soluzione sta sotto. Chi sta sotto lo chiamiamo qui da ora l'Attendista Attendente, o AA. Chi sta sotto infatti sta lì, più o meno comodamente, e attende la soluzione che dovrebbe provenire da RR.
Il dilemma vita/morte è stato affidato, sino a qualche tempo fa, all' RRR (Risolutore Risoluto Religioso): il senso ed il non senso del vivere e del morire venivano redenti dalla salvezza che ci derivava dalla fede: in un Dio, vivo, morto e risorto. Il Santo Padre e la Santa Madre (Chiesa) rappresentavano la soluzione. Da qualche tempo, non più.
Ora ci affidiamo all'RRS (Risolutore Risoluto Statale): è Lui che deve ora risolvere dilemmi e conflitti dell'esistere personale e sociale, che si prende cura di noi dalla culla alla bara. Non promette più di salvarci dalla morte o di condurci alla vita eterna; ma -come un Padre/Madre che sa alternare con saggezza premi e punizioni, sempre però in vista del nostro bene- di educarci, proteggerci e governarci. Noi, da bravi AA, dobbiamo solo attendere le sue soluzioni, tecnicamente evolute, e seguirne le istruzioni, obbedienti, collaborativi e riconoscenti. Chi non ci sta a fare l'AA, rifiutando la relazione gerarchica e la prospettiva soluzionista, si esclude da sè, e va escluso.
In parallelo allo Stato, si formano spesso anche RRP (Risolutori Risoluti Paralleli, appunto), che condividono con lo Stato lo stesso modello, ma suppliscono ad esso e/o lo infiltrano, sostituendosi e surrogandone alcune funzioni (mafie, èlites economico-finanziarie, organizzazioni militari...).
Le stesse forme di relazione e prospettiva, perché funzionino a livello macro, devono essere forti e presenti anche a livello microsociale: il RRF (Risolutore Risoluto Familiare) rappresenta una delle roccaforti del soluzionismo gerarchico-paternalista-maternalista. In essa si traccia la strada che dà una direzione ai rapporti di coppia e a quelli genitoriali. Quando qualcuno/a cerca di uscire dalla violenza del suo modello rischia sempre di subire la violenza da parte di chi non vuole (non sa, non può) uscirne. Da qui le aggressioni dirette tra (ex)conviventi, tra genitori, tra genitori e figli e tra figli. É un circuito che si autoalimenta e non può essere spezzato (né da leggi, né da processi persuasivo-educativi), se il modello generale non cambia.
Insieme a questo permangono, sempre più asfittici e anacronistici, gli RRS (Risolutori Risoluti della Scuola), gli RRL (Risolutori Risoluti del Lavoro) e gli RRE (Risolutori Risoluti degli Eserciti) Qui gli AA imparano per tutta la vita l'ordine unico del subordinarsi.
Oggi questi circuiti (macro e micro) si stanno irrigidendo ulteriormente e tendono ad esprimere e generare un carico di violenza sempre più doloroso, diffuso ed ingovernabile. Gli AA sono chiamati a degli stress di adattamento simili a quelli che si è costretti a vivere in una guerra ed in un'emergenza permanenti. Guerra ed emergenza stanno passando repentinamente da una bassa ad un'alta intensità, anche per il nostro mondo di privilegiati. É inutile illudersi: se resteremo AA e proseguiremo a sostenere gli RR, ad affidarci a loro, alle loro promesse e alle loro bugie, non troveremo scampo. Nel tempo delle nostre stesse vite vivremo disastri, catastrofi, guerre e cataclismi. Intanto tutti gli RR saranno scomparsi dalla Terra, fuggiti chissà dove, magari a colonizzare e devastare altri pianeti.