Cos'è che rende i buoni tanto bugiardi? Perchè essi mentono.
Evidentemente essi credono che debba esistere il delitto, e la menzogna è il più utile fra i delitti, purchè sia a scopo di bene.
Ebbene, quando si viene al dunque, io sono per il bene, ma ho molti molti motivi di sospettare dei buoni.
Insomma, qual è la migliore maniera di vita?
(Saul Bellow, Il re della pioggia, 1958)
Che i cattivi mentano, si sa e lo si dà per scontato.
Ci hanno educato, almeno in passato, a non essere cattivi, ad essere (anche noi!) buoni.
E ci siamo anche convinti di esserlo.
E di saper riconoscere ( e dover perseguitare, isolare, punire, incarcerare...) quelli che buoni non sono e non potranno esserlo mai.
E, quando dicono di esserlo, mentono.
Tuttosembrava a posto, e tutto semplice, quindi.
Ma cosa avviene se e quando scopriamo che anche i buoni mentono?
Mentono quando fanno i buoni.
Quando dicono cose buone e fanno i cattivi.
Ad esempio quando vendono armi a casse e dicono di difendere così la pace, la democrazia e la libertà.
O quando uccidono chi -cattivo- ha aggredito perché non ne poteva più di essere oppresso- dai noi buoni.
Mentono quando dicono di essere buoni e di voler il nostro bene ( o altrui, ancor peggio).
Mentono quando dicono di soffrire per le vittime innocenti, quando implorano clemenza per chi viene minacciato, quando chiedono pazienza e prudenza.
Mentono quando invitano a, quando auspicano che, quando sperano che, quando si attendono che, quando si impegnano a, quando lottano per, quando aiutano chi...
Mentono anche quando ammettono di essere (stati) cattivi (ma senza intenzione, anzi sempre con l'idea di fare il bene).
Scoprire la violenza e la menzogna di noi buoni.
Facciamoci questo regalo, vi prego, in questo Natale di guerra!
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